Legge naturale, morale e diritto: una breve riflessione ~ CampariedeMaistre

di Franciscus Pentagrammuli

 

Uno dei problemi maggiori della Chiesa nel mondo di oggi è riuscire a farsi comprendere dai suoi interlocutori (esterni, ma anche interni), questo è notorio, tanto che, quando prelati o filosofi cattolici affermano che (facciamo un esempio tale da non riscaldare gli animi, sul quale tutti saremo d’accordo) l’unione omoerotica è contraria alla natura umana, subito fedeli e infedeli, eretici, apostati e bigotti sacrestani nutriti dagli insegnamenti di don Tonino Bello sollevano voci indignate di fronte a tale linguaggio antiquato, puzzolente degli inquisitoriali auto-da-fé, contrario ai diritti umani. Ma non si accorgono, poveri stolti, di contraddirsi, con la loro indignazione.

Contraddizione che non è da imputare a loro colpa, ma alla carenza di formazione dottrinale e filosofica da parte della Chiesa stessa, la quale ha abbandonato la sana tradizione aristotelico-tomista per sollazzarsi nei maleolenti fanghi della nouvelle théologie e dell’hegelismo.

Cerchiamo dunque di chiarire un poco le acque, nella speranza che, esponendo le menti allo scorrere della limpida acqua della buona dottrina, esse possano mondarsi della fanghiglia della quale sono ricoperte.
Si diceva, dunque, che certi atti vanno contro la natura dell’uomo.
Tale affermazione presuppone l’esistenza di una legge morale naturale: si tratta della applicazione alla persona umana della legge naturale. Questa indica la normalità di funzionamento delle cose, creata in esse da Dio conseguentemente alla loro natura (essenza): non si tratta qui di una normalità statistica, ma di una normalità essenziale, come di un motore d’automobile che di solito non si accenda non si dirà che funzioni in modo normale, anche se “normalmente” funzioni in tale maniera anormale.
Così, la legge naturale indicherà, in una pietra, il suo essere dura e scalfibile, in un gatto il suo miagolare e cacciare i topi…
Essa non è quindi una imposizione esterna, ma una esigenza della cosa stessa ad agire in una data maniera, che sia concorde con la sua natura e in vista della preservazione e del compimento della cosa stessa, in accordo con la sua intima essenza e in vista del suo proprio fine.
Nell’uomo, tale legge naturale è detta legge morale naturale, in ragione del fatto che l’uomo agisce sulla base della sua ragione e libera volontà. Perciò, la legge morale naturale non è obbligante fisicamente, come la legge naturale impone alle pietre di essere dure, ma solo moralmente. E’ possibile infatti agire contrariamente ad essa, come vediamo da che il mondo esiste.
Il presupposto della legge morale naturale è il principio (dagli scolastici denominato “principio di sinderesi”) secondo cui il bene è da compiersi, e il male da evitarsi. Questo principio è autoevidente alla nostra mente, e non ha bisogno di essere dimostrato.
Ma esso va applicato alla vita concreta: ed è qui che interviene la legge morale naturale. Essa ci indica quale è il bene conveniente a noi uomini, sulla base della conoscenza della nostra stessa natura. Dunque, considerato che la natura dell’uomo è quella di animale razionale, il suo agire dovrà convenire alle sue caratteristiche di sostanza (la conservazione di sé), di animale (la conservazione della propria specie, quindi la riproduzione e la educazione dei figli), di razionale (la vita in società e la conoscenza del vero).

Tale legge morale naturale è universale, in quanto appartiene a tutti gli uomini e ciascuno conseguentemente alla loro natura; è immutabile, in quanto la loro natura non muta; è conoscibile, in quanto la natura dell’uomo si può conoscere, e da essa si può dedurre la legge morale naturale, oltre che conoscerlo in certo qual modo confuso per “simpatia e tendenza”. Chi negherà queste cose, abbia la coerenza di volersi opporre anche alle varie “dichiarazioni dei diritti”, e alle lotte di Femen e simili per il “sostegno” di tali diritti i quali, anche se, forse, malintesi negli ultimi tempi, sono tuttavia fondati sulla considerazione della unica, universale, immutabile natura umana.

Fonte: Legge naturale, morale e diritto: una breve riflessione ~ CampariedeMaistre.

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