LIBERATE RIMSHA MASIH, BAMBINA DISABILE CRISTIANA ACCUSATA DI BLASFEMIA IN PAKISTAN!

ta facendo poco rumore, purtroppo, il dramma della piccola Rimsha Masih, undicenne pakistana cristiana che il 16 agosto scorso è stata arrestata per blasfemia nel suo Paese, con l’accusa di aver strappato e bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, manuale per imparare a leggere il Corano. Rimsha rischia la pena di morte. Ebbene ciò sarebbe grave in sé, perché lei è una bambina ( ma nel mondo islamico può essere già considerata donna). A rendere ancora più terribile la sua vicenda, c’è anche il fatto che la “detenuta” è affetta da Sindrome di Down. Almeno così è stato detto. In realtà non si sa per certo nè di che malattia soffra e nè la sua età esatta, ma di sicuro è minorenne, disabile e praticamente analfabeta. Rimsha è l’ennesima vittima (e non la prima al di sotto dei 18 anni) dell’infame legge sulla blasfemia voluta dal generale Zia ul-haq nel 1986: legge che colpisce in gran parte la già discriminata minoranza cristiana pakistana. In totale, …

… compresi i musulmani, sono circa mille gli incriminati solo fino al 2009.

L’ira degli integralisti islamici per il “caso” (tutto da verificare) della ragazzina, ha portato alla fuga centinaia di famiglie cristiane ( “300” precisa la Ong Centre for Law and Justice ); famiglie cristiane che festeggiavano l’Assunzione della Madonna il 15 agosto. Il loro timore era ovviamente quello di subire ritorsioni.

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