“Libertà religiosa, ecumenismo e tutela dei valori umani” le priorità indicate dal Papa – Vatican Insider

In Udienza da Francesco i vescovi rappresentanti del Consiglio delle Conferenze episcopali Europee

Alessandro Speciale

Il risveglio morale dei giovani d’Europa – testimoniato ad esempio dalla “Manif pour tous”, la grande mobilitazione francese contro la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso – è una “grande speranza” per il futuro del Continente.
“I giovani sono molto più liberi degli adulti, più aperti alla verità e alla trascendenza, meno legati a vecchi schemi ideologici”, ha spiegato ai giornalisti il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che insieme agli membri della presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) ha incontrato questa mattina papa Francesco.
Quello dei leader dei vescovi d’Europa con il primo pontefice sudamericano “è stato un incontro stupendo”, ha raccontato dopo l’udienza il presidente del Ccee, il cardinale Péter Erdö, arcivescovo di Budapest, “per la forte impressione di essere accolti di cuore, cioè con grande interesse, con apertura e con grande incoraggiamento”. Papa Bergoglio si è mostrato soprattutto interessato al dialogo ecumenico, invitando a “promuovere la vicinanza reciproca”.
Durante una conferenza stampa alla Radio Vaticana, i vertici del Ccee hanno anche ribadito il loro sostegno all’iniziativa “Uno di Noi”, una raccolta di firme su scala continentale che vuol portare il Parlamento europeo a discutere della possibilità di riconoscere l’embrione come persona. Si tratta, secondo Bagnasco,di un “gesto concreto e propositivo, perché la coscienza europea non perda se stessa rispetto al valore fondamentale del riconoscimento, della difesa e della promozione della vita umana”.
Il cardinale Erdo ha messo in evidenza anche il lavoro dell‘Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa. “Non si tratta di un fenomeno isolato”, ha affermato il porporato, mettendo in guardia dalle “minacce per via legislativa” alla libertà di fede che mirano, ad esempio, a vietare la prassi della circoncisione oppure la produzione della carne kosher.
Il porporato ungherese ha ribadito la volontà della Chiesa di “resistere”, se necessario anche scendendo in piazza, contro “i fenomeni dell’antisemitismo e del razzismo, disumani e inaccettabili”. Proprio questa settimana il World Jewish Congress ha tenuto il suo convegno a Budapest per protestare contro l’antisemitismo crescente nel Paese, per opera soprattutto – ma non solo – del partito di estrema destra Jobbik.
Per riflettere sul futuro dell’Europa, i leader dei vescovi del Continente hanno portato a papa Francesco un’icona che rappresenta la Vergine con il bambino insieme ai sei santi patroni d’Europa. “Rappresentano le diversità di cui si compone l’Europa – ha spiegato il cardinale Erdo – si tratta anche oggi di identità differenti che, prese insieme, costituiscono l’identità europea”. “L’Europa unita – ha aggiunto – infatti si costruisce non già trascurando o negando le specificità nazionali, ma riconciliando le diversità in un’identità superiore e comune”.

Fonte: “Libertà religiosa, ecumenismo e tutela dei valori umani” le priorità indicate dal Papa – Vatican Insider.

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