06 gennaio 2018 – 16:56
Gli Stati Uniti hanno incluso anche il Pakistan nell’elenco speciale dei Paesi, accusati di «gravi violazioni» alla libertà religiosa e pertanto sotto osservazione: lo ha annunciato il Dipartimento di Stato americano tramite la portavoce Hather Nauert.
A far problema, la leggerezza con cui è stata affrontata l’emergenza estremismo e l’abuso della legge sulla blasfemia, utilizzata in realtà come una clava, per eliminare, anche fisicamente, decine di persone, ammazzate o rinchiuse in carcere.
Tale lista viene aggiornata ogni anno ed include, oltre al Pakistan, anche Birmania, Cina, Eritrea, Iran, Corea del Nord, Sudan, Arabia Saudita, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
Secondo il presidente americano Donald Trump, gli Usa in passato avrebbero concesso «stupidamente» oltre 33 miliardi di dollari in aiuti negli ultimi 15 anni, ricevendo tuttavia in cambio solo «menzogne e inganno». Ovviamente il Comitato di sicurezza nazionale pakistano ha espresso il proprio dissenso circa la scelta statunitense.