L’inconsistente caso delle accuse al Cardinal Turkson | l’Occidentale

di Stefano Fontana  23 Ottobre 2012

I fatti sono noti. Sabato 13 ottobre il cardinale Peter Turkson, 64 anni, del Ghana, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha fatto vedere ai Padri sinodali riuniti a Roma un video di 7 minuti sulla crescita demografica dei musulmani in Europa. Il carinale è stato accusato di islamofobia, quindi di intolleranza e di odio verso l’Islam.
L’accusa è però piuttosto inconsistente. Prima di tutto per un motivo molto semplice: il video dal titolo “Muslims Demographics” era a disposizione su youtube ormai da tempo. Chi voleva vederlo lo poteva fare senza l’aiuto del cardinale Turkson. Secondariamente per un motivo ancora più semplice: i dati sono dati. Chi dice che 2 + 2 fa 4 non fa nessuna valutazione politica, ideologia o religiosa. Così è anche per i dati demografici, le cui proiezioni dimostrano matematicamente che, procedendo di questo passo, la Francia tra 39 anni potrebbe essere una repubblica islamica. Se sia un bene o un male lo si potrà valutare, ma il dato è questo.
Davanti alle accuse, il cardinale ha detto che non era suo intento innescare né paura né odio. Del resto, ha anche detto, “per me attaccare l’Islam sarebbe come attaccare la mia famiglia. Io vengo da una famiglia che comprendeva dei musulmani. Un mio zio paterno era musulmano ed egli si prese cura di me quando ero un ragazzo, e quando divenne vecchio io mi presi cura di lui finché morì”. La madre del cardinale era metodista e suo padre cattolico, quindi la convivenza interreligiosa l’ha sperimentata fin da subito.

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