L’occidente come il Pakistan? – [ Il Foglio.it › La giornata ]

Paesi maomettani promuovono leggi per “criminalizzare l’islamofobia”

Vivo sotto la legge francese, non quella del Corano”, aveva scandito il direttore del magazine satirico Charlie Hebdo, Stéphane Charbonnier, dopo la pubblicazione delle vignette sul profeta Maometto. Non aveva finito di dirlo che si profilavano già cause legali contro la rivista libertaria. Una di queste da parte dell’Osservatorio contro l’islamofobia di Parigi. Intanto la Lega araba e l’Organizzazione della conferenza islamica (Oci), i due maggiori organismi rappresentativi del mondo arabo-islamico, hanno annunciato una serie di iniziative per limitare la libertà d’espressione. Ieri l’Organizzazione islamica annunciava la stesura di “un codice internazionale di condotta dei media contro la disseminazione di materiale diffamante”. L’Organizzazione della conferenza islamica, con sede a Gedda in Arabia Saudita, controlla il trenta per cento dell’Assemblea generale dell’Onu e domina il Consiglio dei diritti umani. Anche il segretario della Lega araba, Nabil Elaraby, ha annunciato colloqui con l’Unione europea per la formulazione della “penalizzazione della blasfemia”. Lo scorso febbraio l’Oci ha organizzato a Bruxelles un simposio contro l’islamofobia, volto a “stabilire meccanismi dell’informazione che facciano fronte alla campagna contro l’islam nei media”. Nelle prossime settimane emissari della Lega araba e dell’Oci si incontreranno con i colleghi europei e dell’Onu per cercare di implementare la risoluzione 16/18 approvata dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra, che chiede ai paesi membri di “combattere la stigmatizzazione delle religioni”.

L’altro strumento è la risoluzione dell’Onu numero 66/167, approvata dall’Assemblea generale del Palazzo di vetro contro l’islamofobia. La grande università islamica di al Azhar al Cairo, massima autorità religiosa sunnita, ha chiesto “sanzioni dissuasive” nei confronti dei media. Se approvate nelle sedi competenti o adottate dalle legislazioni nazionali europee, queste norme rischiano di trasformarsi nel più micidiale strumento di soppressione della libertà di espressione. L’occidente finirebbe sul banco degli imputati. E l’Europa, sulla libertà di parola, sarebbe sempre più simile al Pakistan, dove per i “blasfemi” è prevista la garrota.

Fonte: L’occidente come il Pakistan? – [ Il Foglio.it › La giornata ].

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