L’Ontario minaccia la libertà religiosa dei cittadini

Le scuole cattoliche della più grande provincia del Canada saranno obbligate ad ammettere i club per i diritti gay. Incredula la reazione dei vescovi: «Non c’è stato nemmeno chiesto di esprimere un’opinione a riguardo»

Dopo la Gran Bretagna e la California un altro governo democratico limita la libertà di coscienza e religiosa. Disattendendo ciò su cui si fonda una democrazia reale. La più grande provincia del Canada, l’Ontario, ha infatti obbligato tutte le scuole, anche quelle non statali e religiose, ad ammettere e finanziare i “club omosessuali” all’interno delle proprie aule. Non si pensava che il partito democratico e il governo liberal dell’Ontario arrivassero al punto di minacciare la libertà religiosa e di coscienza, protetta dalla stessa carta costituzionale dello Stato. Invece la legge (Bill 13) è stata approvata dieci giorni fa. I vescovi cattolici, insieme alla Federazione evangelica canadese, hanno cercato un dialogo con il governo per mesi, ma quest’ultimo ha preferito dare ascolto solo alla Eagle Canada, il gruppo per i diritti omosessuali più importante della regione, che ha supportato la norma senza chiamare in causa tutte le parti.

Il Cardinal Thomas Collins, presidente dell’assemblea dei vescovi cattolici dell’Ontario, in questi mesi aveva accettato di procedere per compromessi, non pensando che un governo democratico si sarebbe potuto spingere fin a obbligare qualcuno ad agire contro la propria coscienza. Ma dopo l’approvazione della norma, ha assunto toni più combattivi: «Siamo tutti obbligati a seguire la legge e non ci è stato permesso nemmeno di esprimere un parere a riguardo né di sottolineare che la norma prevede un’intrusione che limita la libertà religiosa».

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