Lucia Annunziata, già giornalista de La Stampa, è nota al grande pubblico soprattutto come conduttrice televisiva. E’ in questa veste, probabilmente, che arrotonda i suoi guadagni, ottenendo ben 8000 euro a puntata per una trasmissione, “In mezzo’ora”, che dura appunto 30 minuti d’orologio (per la quale, dunque, percepisce 267 euro al minuto; a tal riguardo si veda anche: http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2004/07/170350.shtml ).
Da qualche tempo la Annunziata è anche direttore del giornale on line Huffington post, ospitato dal sito di Repubblica e in collaborazione con il gruppo editoriale di De Benedetti.
In questa veste la Annunziata ospita due collaboratori che sono attivi protagonisti dell’attuale tentativo di trasformare non solo la religione degli italiani, non solo la loro Costituzione (art.29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio), ma anche il loro sacrosanto diritto di dissentire dalla ideologia del gender senza per questo essere tacciati di “omofobia” e trasportati, un giorno, in tribunale.
I due collaboratori sono Ivan Scalfarotto, vice presidente del Pd, e primo firmatario di un progetto di legge incostituzionale che vuole introdurre nel nostro ordinamento uno psicoreato orwelliano, e Giuseppina la Delfa, presidente di Famiglie arcobaleno.
La Delfa ha recentemente attaccato, durissimamente, Costanza Miriano, rea di essersi opposta su Avvenire, con fermezza, all’utero in affitto, considerata una pratica degradante per le madri surrogate e per i bambini, messi in vendita come oggetti, per i ricchi che possono permetterselo.
La Giuseppina se la prende moltissimo, e accusa di omofobia, il quotidiano Avvenire, reo di aver semplicemente ricordato che Famiglie arcobaleno, la sua associazione, pubblicizza la possibilità di affittare l’utero, all’estero, per coppie di maschi gay (che, sino a prova contraria, non possiedono un utero; vedi: http://www.huffingtonpost.it/giuseppina-la-delfa/lettera-aperta-allavvenire-che-ci-riprova-ancora-malafede-e-omofobia_b_3742951.html?utm_hp_ref=italia-gay-voices).
Quanto all’utero in affitto, sporchissimo affare sulla pelle delle donne povere, la Delfa lo chiama “gestazione per altri” (gpa): suona molto meglio. Suona falso. E’ la battaglia delle parole, iniziata definendo l’aborto “ivg”, continuata chiamando la vendita di ovuli femminili “ovodonazione” e giunta sino alla follia di far credere che vi siano migliaia di donne pronte a portare nel grembo un figlio non loro, per poi separarsene, per simpatia verso “altri”.
Ecco, ci stanno fregando. Questa è la verità. Stanno preparando il matrimonio gay e la produzione di figli privi di padre o di madre, con una legge previa, sulla cosiddetta omofobia, per prevenire ogni opposizione.
Non bisogna stupirsi: La Delfa stessa risulta essere pacsata, in Francia, con un’altra donna, ed essere, insieme a lei madre di una bimba, Lisa Marie, nata nel 2003. Del padre si sa solo che gli è stata fatta una sola richiesta: metti qua il tuo seme. Se a pagamento (come avviene di solito), o meno, non lo sappiamo. Sappiamo solo che, intervistata nel 2006, ebbe a dichiarare: “ Credo che si possa parlare di assenza di qualcuno (del padre, ndr) se lo hai avuto prima e poi non ce lo hai più. Ma se nostra figlia questo qualcuno non l’ha mai avuto, credo che non le mancherà. Potrebbe avere, un giorno, la curiosità di conoscere il donatore per scoprire, che so, delle somiglianze somatiche. Ma non c’è sofferenza… i bambini piuttosto, soffrono se i genitori non si rispettano, o si separano” (Pride, ottobre 2006).
Vorrei però chiedere: la Annunziata concorda con la sua collaboratrice? E’ anche lei favorevole all’utero in affitto, o gpa che dir si voglia? Se fosse povera, e non prendesse 8000 euro ogni mezz’ora in Rai, riterrebbe giusto essere adoperata come contenitore per i figli di una coppia, gay o meno?
Vedi anche: http://www.uccronline.it/2013/08/12/le-famiglie-arcobaleno-promuovono-il-traffico-di-uteri-e-neonati/
Fonte: Lucia Annunziata e l’Huffington post sono per l’utero in affitto? « Libertà e Persona.
