Ma cos’è l’onestà ? Forse una vaga chimera od una conformità alle norme della giustizia e del dovere?

Le ormai numerosissime inchieste giudiziarie in corso sulle corruzioni, concussioni e violazione di ogni ordine, genere e grado del codice penale riguardanti il “contatto” con la res-pubblica, continuano a tener desta l’opinione comune, i mass media ed ora nel mirino “entrano” anche personaggi in vista .

Dunque l’Italia è diventata il Paese di corrotti e corruttori e dove l’onestà (ma cosa è ? ) non conta più niente e purtroppo l’onesto è considerato una  nullità !
Madre Teresa di Calcutta, oggi Beata, ha affermato che nel mondo occidentale, dove la gente sembra più ricca, vi è una fame più grande ed una povertà interiore più grave di quella che si vede nelle viuzze di Calcutta !
“ Dobbiamo essere umili, con umiltà reale, con nome e cognome” esorta giustamente Papa Francesco a tutti ( 14 giugno 2013 Chiesa S. Marta) ed in particolare ai cristiani da salotto !”.

Nonostante queste “ammonizioni pontificie” e di fronte ad atteggiamenti di malcostume civile, sono tantissime le persone che dedicano il loro tempo ai più sfortunati della vita e considerano l’onestà un patrimonio da salvare
Alle volte ci domandiamo : perché non “lasciare” e, soprattutto, perché “continuare” ?
Coloro che ci esortano a non “lasciare” ci suggeriscono di non tener conto delle affermazioni che possono essere riferimenti a principi che trascendono ogni diritto della legge umana e di considerare il concetto del diritto umano un valore da salvare, altri che condividono gli atti di assoluta integrità morale e di altruismo ci dicono di “continuare”, anche se dobbiamo assistere a vergognose enunciazioni che apprendiamo quasi tutti i giorni da ogni parte, anche, da quelle reti televisive di Stato e non, tutti dobbiamo assistere a vergognose disquisizioni politiche molto spesso di parte !

La famiglia oggi è bombardata da mille insidie e da mille problemi, ma dobbiamo considerarla la vera risorsa di questo Paese, invece di essere ignorata, il quale dovrebbe far riemergere quel ruolo immenso e fondamentale che essa ha nella società.

Assistiamo spesso a grandi manifestazioni di piazza senza un significato e viene tralasciato quel principio di solidarietà che dovrebbe accompagnare la giustizia sociale per le persone più deboli o che fanno parte del mondo della sofferenza.
Tutti ne parlano, specie quelli che dovrebbero difendere il popolo: ( ma cosa vuole questo popolo ? ).

Giustizia e coerenza !

Quelle“misure restrittive” che la politica intende imporre, vanno valutate, perché a volte vanno contro i più elementari principi di solidarietà e di giustizia che dovrebbero caratterizzare un Paese civile.

Abbiamo perso la libertà ? Mah !

La carenza di adeguati provvedimenti legislativi e di quelli economici verso le persone emarginate ed ignorate da coloro che dicono di sostenerle, sono tematiche da affrontare in maniera efficace, decisiva, senza indugio, in nome di quell’onestà che dovrebbe essere la perla della nostra convivenza e non del malcostume, del relativismo smodato.
Ripeto ancora una volta è veramente vergognoso non trovare fra le pieghe del bilancio pubblico uno stanziamento per aumentare decorosamente le “provvidenze economiche” per quelle persone invalidate che fanno parte della nostra comunità e che sono molto dimenticate ! Ma un giorno ne dovranno rispondere !
Nella affannosa ricerca delle “misure correttive” inerenti le spese inutili, gli sprechi, le inefficienze, perché non far rientrare in quelle “misure”, viaggi all’estero (oh! quanti ne vengono effettuati !), auto blu, telefonini ( parlare meno ed ascoltare di più), alti stipendi ai manager dello Stato, spese militari, specie quelle all’estero che in riscontro ci “donano” i nostri soldati caduti !
Invece di dare contributi per la cantieristica navale, ( da notizie apprese dai mass media, se così è l’ultimo ritrovato dello spending rewie ), perché non incrementare le ispezioni nei porti turistici dove sostano barche milionarie e lussuosi velieri e nell’evasione fiscale tanto declamata, accertare se quelle “barchette” sono in regola con il Fisco, compresi gli ingaggi e reingaggi ai ciclisti, giocatori ed allenatori di calcio, società finanziarie e sportìve d’ogni genere, cantanti, attori, politici e via dicendo …!
Questo vivere onesto sarà in conformità con le azioni alle norme della giustizia e del dovere?

Felice Previte

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