Malala come Sakharov, Talebani pronti a ucciderla | l’Occidentale

11 Ottobre 2013

cb2c64a243cb14484f5e967b2888ffe1.jpg

Malala Yousafzai ha vinto il Premio Sakharov 2013, un riconoscimento attribuito dal Parlamento europeo a chi si impegna per i diritti umani e la libertà di espressione. Martin Schultz, presidente del Parlamento europeo ha dichiarato: “Malala è un’adolescente e tutti sanno cosa le è successo. E’ una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi in un ambiente ostile, violento e dominato dagli uomini come è la valle dello Swat in Pakistan. Voglio andare a scuola – ha detto – voglio godere del mio diritto allo studio, sono una ragazza con pari diritti in questa società”. Ma per i fondamentalisti islamici la ragazza non ha fatto nulla per meritarlo e anzi proprio oggi sono tornati a ripetere le loro minacce di morte contro la giovane pachistana che li ha sfidati da quando aveva 11 anni per difendere il suo diritto allo studio. Il 9 ottobre 2012 proprio i talebani gli avevano sparato alla testa, ma la ragazzina era sopravvissuta e anzi aveva deciso che da allora la sua lotta per l’istruzione equa si sarebbe inasprita. Da poco ha pubblicato la sua biografia che la resa un simbolo per il diritto all’istruzione femminile, alla libertà e all’autodeterminazione. Ma per tutta risposta, il portavoce del Ttp, Shahidullah Sahid, oggi ha dichiarato: “Cercheremo ancora di uccidere Malala, magari anche in America o nel Regno Unito. I nemici dell’Islam la stanno premiando perché ha abbandonato l’Islam e si è secolarizzata”. Ma lei non ha lasciato l’Islam e ora che vive a Birmingham, spera di poter tornare un giorno a casa. «Sono sopravvissuta per una ragione, utilizzare la mia vita per aiutare la gente» le sue parole.

Fonte: Malala come Sakharov, Talebani pronti a ucciderla | l’Occidentale.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Asia e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.