Matrimonio gay, Francia: «Io ateo, di sinistra e contrario» | Tempi.it

gennaio 21, 2013 Leone Grotti

Intervista a Lionel Lumbroso, uno dei dodici portavoce della grande Manifestazione per tutti che a Parigi è sfilata contro il matrimonio e l’adozione gay.

«Sono ateo, di origini ebraiche, legato a Cristo e di sinistra riformista». Così si descrive Lionel Lumbroso (nella foto), uno dei portavoce della grande Manifestazione per tutti che domenica scorsa ha portato in piazza a Parigi contro il matrimonio omosessuale che il partito socialista di Hollande vuole approvare quasi un milione di persone. «La gente e i giornalisti vogliono le cose semplici, ma la mia realtà è un po’ più ricca e complessa» afferma a tempi.it, spiegando perché ama la diversità, di cui la sua storia è simbolo, e quindi la natura del matrimonio come unione tra uomo e donna che «40 anni di rullo compressore femminista vuole portarci a credere uguale all’unione omosessuale».

Lei è iscritto nel collettivo “La sinistra per il matrimonio repubblicano”. Che cos’è?
La Manifestazione per tutti è un movimento lanciato da Frigide Barjot, il cui vero nome è Virginie Télenne, insieme a due miei cari amici: Laurence Tcheng e Xavier Bongibault. Altri, me compreso, si sono aggiunti ad ottobre. Oggi ci sono una dozzina di portavoce del movimento e ognuno ha una sua specificità, ognuno rappresenta un punto di vista specifico. “La sinistra per il matrimonio repubblicano” è il nome del collettivo creato da Laurence Tcheng, uomo di sinistra, nel quale io mi sono iscritto. La mia specificità è che sono di origini ebraiche, ateo, legato a Cristo e di sinistra riformista. Ecco perché mi sono iscritto al collettivo di Laurence, ma con Frigide abbiamo anche deciso di creare un collettivo che ricordasse il mio ebraismo. Ecco, dunque, “David et Eugena”.

Che cosa vuol dire sinistra riformista? Non appoggia Hollande?
Io seguo il solco tracciato da Pierre Mendès-France, Michel Rocard ecc., corrente che da noi è chiamata “seconda sinistra”. Credo di avere una visione moderna della politica, che supera la contrapposizione sinistra-destra. Mi piace questa formula di un amico: “Noi abbiamo bisogno di due gambe per camminare, la destra e la sinistra”. Dopo che De Gaulle ha governato con i comunisti nel 1947, destra e sinistra si sono sempre più avvicinati, la sinistra è stata obbligata ad assumere valori e misure di destra per governare meglio e la destra a diventare più “sociale” per farsi apprezzare dalla gente e continuare la tradizione repubblicana francese. Ho votato per 25 anni il Partito socialista, ma non Ségolène Royal, che non avrebbe avuto il giusto peso specifico, e ho trovato molte qualità politiche in Sarkozy, per cui l’ho votato sia nel 2007 che nel 2012. Ho scelto Francois Hollande al secondo turno delle primarie del Partito socialista ma avrei voluto poter votare per Dominique Strauss-Kahn, che avrei voluto come presidente del paese come la maggioranza dei francesi. Purtroppo, le sue imprudenze sessuali lo hanno eliminato dalla corsa, e anche se stimo Hollande e le sue idee sociali e liberali, importanti anche per la “seconda sinistra”, non pensavo avesse una statura di uomo di Stato paragonabile a Sarkozy.

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