Micalessin: i salafiti colpiranno i cristiani coi soldi del Qatar

martedì 5 marzo 2013 – INT. Gian Micalessin

Un sacerdote cattolico è stato oggetto di un tentato omicidio nella cattedrale di San Francesco a Tripoli. Come ha commentato il vicario in Libia, Monsignor Martinelli, un episodio del genere non si era mai visto nella capitale libica. Aumentano gli episodi di violenze e persecuzioni nei confronti dei non musulmani nella Libia del dopo Gheddafi: recentemente a Bengasi è stata attaccata la scuola Europea. Dietro a tutti questi episodi l’ombra crescente dei salafiti e dei Fratelli musulmani sponsorizzati dal Qatar. Gian Micalessin, contattato da ilsussidiario.net, nota come gli attacchi contro i cristiani in Libia siano un qualcosa di nuovo: “Il fondamentalismo legato ai salafiti e quindi ai Fratelli musulmani cresce di giorno in giorno in Libia, che oggi è il vivaio del fondamentalismo islamico”.

Monsignor Martinelli, vicario della Chiesa cattolica a Tripoli, ha parlato di gesto inedito, riferendosi al tentativo di uccidere un sacerdote.

E’ effettivamente un fenomeno inedito quello a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane in Libia, un fenomeno apparentemente nuovo. La presenza dei salafiti e dei gruppi qaedisti non è di per sé una novità, in quanto presenti da sempre in Libia, tanto è vero che ci furono attentati in passato contro Gheddafi a opera loro. Ma è preoccupante che adesso si assista a questo tipo di episodi a Tripoli dove non c’era presenza di fondamentalisti.

Come si spiega invece quanto sta accadendo?

Si spiega con la situazione di caos da parte del governo centrale e anche di mancata repressione dei gruppi fondamentalisti. Questo ha portato alla nascita di nuovi e attivi gruppi fondamentalisti.

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