Müller: “Il neo-ateismo ci porta a un passo dalla dittatura” – Vatican Insider

Lo dice sull’Osservatore Romano il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede “Solo la metafisica garantisce la libertà”
redazione

Il neo-ateismo  odierno, formulato su basi pseudoscientifiche utilizzando le acquisizioni negli ambiti delle scienze naturali, della biologia e dell’astrofisica, è destinato a diventare inevitabilmente, per le  stesse basi ideologiche assolutiste su cui si fonda, un progetto  politico neo-totalitario. È quanto afferma oggi sull’Osservatore  romano, monsignor Gerhard Müller, Prefetto della Congregazione per la  dottrina della fede.
«Perchè libri del tipo Il gene egoista o L’illusione di Dio di Richard Dawkins o Dio non è grande di Christopher Hitchens figurano  nelle liste dei bestseller?» si domanda l’arcivescovo. «Perchè  giustificano in modo apparentemente scientifico il processo di  scristianizzazione della civiltà europea e nordamericana, cominciato  nel diciassettesimo secolo, e promuovono uno stile di vita edonistico improntato all’utile e al profitto quale indice di morale filantropica e umanitaria».
«Il cosiddetto “neo-ateismo” – afferma Müller – non offre, a  dire il vero, nessun tipo di nuove fondazioni, che già non sia  possibile ritrovare chiaramente formulate in David Hume e in tutti  coloro che da allora in poi sono appartenuti e appartengono alla  schiera degli empiristi e dei materialisti».

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