L’allarme è lanciato dal Wall Street Journal: gli Stati Uniti non devono temere la crisi economica, il debito pubblico che sale. Quelli sono sintomi, il tarlo che porta al declino è nel crollo demografico. Il tasso di fertilità delle donne statunitensi è 1,93 bambini per donna, al di sotto della quota di 2,1 che rappresenta il tasso di stabilità della popolazione.
Il Wall Street Journal analizza le conseguenze di questo processo declinante: la popolazione sta invecchiando e questo fenomeno si paga sul piano economico; una società con poche nascite non è incentivata all’innovazione e agli investimenti, non è in grado di sostenere programmi di sicurezza sociale perché non ci sono abbastanza lavoratori per sostenere i pensionati.
Intere generazioni negli Stati Uniti sono state indottrinate sui pericoli della sovrappopolazione. Fu un errore – sostiene l’articolista del Wall Street Journal – innanzitutto perché quella crescita andrà ad esaurirsi entro una sessantina d’anni e poi perché una società in crescita porta sviluppo alla innovazione e alla migliore conservazione dell’ambiente.
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