Sacerdote cattolico primo religioso nella lista dei martiri del Nepal

di Kalpit Parajuli

Lo conferma un funzionario del comitato per i martiri e gli scomparsi. P. John Prakash, cittadino indiano, è stato ucciso nel 2008 da un gruppo di estremisti indù. Egli è il primo martire nazionale appartenente alla minoranza cattolica. Fino ad’ora l’appellativo “martire” è sempre stato riservato a leader politici morti durante la guerra civile.

Kathmandu (AsiaNews) – P. John Prakash, il sacerdote indiano assassinato nel 2008 dagli estremisti indù, è nella lista dei martiri nazionali del Nepal. Lo conferma Gita Rasailee, coordinatrice del comitato per martiri e gli scomparsi. L’elenco deve esere ancora completato. Il sacerdote cattolico è la prima vittima dell’odio interreligioso a essere riconosciuta come martire nel Paese a maggioranza indù.

La donna spiega ad AsiaNews che “al momento i martiri sono sempre stati scelti in base a pressioni politiche”, sfruttati dalle varie fazioni per avere consensi. Secondo la Rasailee occorre fissare prima i criteri per definire chi è realmente degno di essere proclamato martire nazionale. “Per fare ciò – continua – il nostro team sta esaminando tutti i settori della società, distinguendo fra vittime di questioni legate alla politica e alla religione”. Per questa ultima categoria, la ricercatrice sottolinea l’attenzione che il comitato ha per la figura di p. John Prakash, che per il suo operato al servizio dei più deboli e il suo sacrificio potrebbe essere proclamato martire nazionale, nonostante la sua cittadinanza indiana.

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