«Niente segno di croce a scuola» E si alza unanime la protesta | Cronaca | www.avvenire.it

È scattata la protesta in Trentino dopo il divieto rivolto ai bambini di una scuola dell’infanzia di fare il segno della croce e recitare la preghiera prima del pranzo. La vicenda ha origine dalla decisione presa dalla coordinatrice pedagogica della scuola dell’infanzia di Frassilongo, paese di una valle del Trentino abitata dalla minoranza linguistica mochena: la motivazione è che nessuna manifestazione di fede religiosa deve trovare spazio in una scuola pubblica. Che sia il segno della croce o qualsiasi tipo di preghiera, dice la coordinatrice.

Il diktat però non è piaciuto ai genitori che si sono rivolti ai sindaci della zona e al parroco della valle. “Non credo che si faccia alcun male se i piccoli si fanno un segno di croce”, afferma il sindaco di Fierozzo, Luca Moltrer. “Sono dispiaciuto per questo tipo di incomprensioni – aggiunge – fra l’altro non è capitato mai, finora, che in quell’asilo ci fossero bimbi di altre religioni. Quindi penso che sia importante per loro, oltre al gioco e alle attività che fa crescere le loro conoscenze, ricevere un insegnamento relativo alla fede cristiana, alla base della cultura mochena”.

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