Nigeria, cristiani. Nirenstein: «Intervenga l’Onu»

di Daniele Ciacci

Intervista a Fiamma Nirenstein, deputata ebrea del Pdl, sulla mozione parlamentare che chiede di inviare in Nigeria i caschi blu dell’Onu. «Dietro Boko Haram si muove la spirale di odio dell’islam»

In Parlamento tre deputate del Pdl di tre diverse confessioni religiose – l’ebrea Fiamma Nirenstein, la musulmana Souad Sbai e la cattolica Eugenia Roccella – hanno presentato una mozione per inviare in Nigeria i caschi blu dell’Onu. Il documento, sottoscritto da altri 17 colleghi, chiede l’intervento armato per difendere i cristiani e che Boko Haram venga inserita nella black list delle organizzazioni terroristiche. Tempi.it ha intervistato una delle tre deputate, Fiamma Nirenstein (nella foto).

Perché chiedete l’intervento armato dei Caschi blu?
Nel corso di questi ultimi mesi si è assistito a un risveglio verbale, pur sempre contenuto, riguardo alle stragi che stanno toccando recentemente la Nigeria. Tuttavia, questo rischia di far dimenticare un fattore importante: in Nigeria le vittime cristiane, in un decennio, sono oltre 10 mila. L’origine di tutti i mali non è soltanto il gruppo di Boko Haram, ma l’ideologia portante dell’islam estremo e la sua smania distruttiva della civiltà giudaico-cristiana. Noi diciamo: alle parole, seguano i fatti.

Cosa intende?
Che ci sia un’implicazione anche fisica nella vicenda. Sappiamo bene che qualunque intervento deve essere analizzato accuratamente prima che possa iniziare, per evitare che sia foriero di ulteriori tensioni internazionali, ma la strage perpetrata ogni domenica contro i cristiani nigeriani è diventata

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