«Nigeria, dietro la violenza non c’è la religione»

«È da anni che lo ripeto: la religione non c’entra nulla. In Nigeria non è in atto una guerra santa tra musulmani e cristiani, ma un conflitto di potere». Padre Giulio Albanese, comboniano, conoscitore delle dinamiche politiche e religiose del continente africano, è netto nel suo giudizio di fronte all’ennesimo attentato a una Chiesa cristiana a Kaduna nel Nord del Paese e punta il dito contro la classe dirigente nigeriana e la sua «fame» di potere e soldi.«Qualche giorno fa – continua il religioso – leggevo un rapporto sulle rendite petrolifere sottratte dai politici allo Stato. Negli ultimi anni hanno distratto fondi per 26 miliardi di dollari. Solo negli ultimi 11 mesi se ne sono accaparrati 6 miliardi. Una somma pari a quella di una Legge finanziaria in Italia! È chiaro che di fronte a questa torta i politici nigeriani si stanno azzuffando. In tutto questo cosa c’entra la fede? A mio parere nulla».

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