Nigeria: è strage. Venti cristiani trucidati da Boko Haram

A Otite, nella regione centrale di Kogi, in Nigeria, diciannove fedeli sono stati uccisi in un attentato. Le vittime di Boko Haram salgono a 160

Non si ferma la strage cristiana in Nigeria. Un nuovo attacco a una chiesa, la “Deeper Life Bible church” a Otite, nella regione centrale di Kogi, ha provocato la morte di diciannove credenti riuniti in preghiera, tra le quali in sacerdote. Un commando armato di dieci persone, a bordo di un minivan, ha fatto irruzione nella chiesa dopo aver staccato la corrente dall’edificio. Gli attentatori sono entrati sparando ad altezza uomo. L’assalto, al momento, non è stato rivendicato, ma la similitudine con certi attacchi del gruppo di matrice islamica Boko Haram lascia pochi dubbi agli inquirenti, nonostante la regione di Kogi non sia mai stata toccata direttamente dalla violenza estremista.

L’attentato seguirebbe le richiese del leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, a Goodluck Jonathan di convertirsi all’islam – abbandonando il cristianesimo – e di dimettersi dall’incarico di premier. Non è tardata la risposta del capo dello stato africano, che si dice indisposto ad abiurare la propria fede. Tantomeno, a lasciare il suo ruolo, essendo «il suo mandato voluto dai nigeriani stessi», a detta del suo portavoce. Alle sue parole, i terroristi hanno risposto con i fatti. Domenica, un’autobomba si è schiantata contro alcuni militari a Damataru, nel nord-est, uccidendo sei soldati e due civili. Più a est, a Maiduguri, un commando armato ha freddato un poliziotto e un civile.

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