«No alle donne a cavalcioni in motorino»: è contro la sharia | Tempi.it

gennaio 3, 2013 Leone Grotti

Il provvedimento sarà introdotto dal sindaco di Lhokseumawe, cittadina di Aceh, dove vige la sharia, teatro di moltissimi casi di violazione della libertà religiosa e di violenze contro i cristiani.

Le donne non devono più salire a cavalcioni dietro un uomo sui motorini perché «è troppo sconveniente e contrario ai precetti della sharia». Ha detto così il sindaco di Lhokseumawe, cittadina di Aceh, la provincia più estremista di tutta l’Indonesia. Il paese asiatico di 240 milioni di abitanti è lo Stato con la più grande concentrazione di musulmani del mondo. Nonostante non sia certo famoso per la sua tolleranza religiosa, la Costituzione garantisce la libertà religiosa. La provincia di Aceh, però, è autonoma dal 2001 e applica la sharia come unica fonte di legislazione.

PROVOCANO GLI UOMINI. Non deve stupire, perciò, la proposta del sindaco di Lhokseumawe, Suaidi Yahya,che vieterà alle donne di montare in sella con due eccezioni, come riporta Avvenire: «Se sono loro alla guida – ma in questo caso devono indossare abiti ampi e lunghi nel pieno rispetto dei precetti islamici – oppure se accettano il passaggio di un uomo montando però in sella “all’amazzone”, con entrambe le gambe cioè da un lato». Ha detto il sindaco: «Le donne non devono montare a cavalcioni su un motorino, perché non è dignitoso per loro, perché così facendo provocano l’uomo alla guida. Il divieto proteggerà le donne anche da situazione indesiderate».

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