“Non più schiavi, ma fratelli “, è l’invito di Papa Francesco !

E’ una parte ed un invito che Papa Francesco esprime l’8 dicembre 2014 nella Giornta della Pace, dove il concetto fondamentale che vuol far giungere riguarda le relazioni sociali oggi molto discusse, ignorate, tralasciate con l’invito al popolo cristiano e non cristiano ad avere un rapporto di intensa fraternità.

Praticamente sono relazioni che intercorrono tra i popoli e non portino a considerare nell’altro “ non un nemico da combattere od un essere inferiore da sfruttare, ma un fratello da amare”.

Oggi sono molti i problemi che avvolgono tutti, specialmente le famiglie “bombardate” da illazioni che tendono a stravolgere il genere umano.

Papa Francesco vuole sempre porgere un segno di intensa solidarietà  soprattutto verso le popolazioni nel mondo e sulle emergenze sociali.

Nella n/s società, assai complessa, è importante chiedere, soprattutto a noi stessi, chi è il n/s prossimo che incontriamo nelle strade delle n/s città e dei n/s paesi, ma lo è assai lontano colui che l’azione sociale e politica dimentica come il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore intenso .

Nel mondo in cui viviamo assistiamo impotenti ad una immensa ondata di laicismo dilagante, dove molti vivono come se Dio non esistesse, dove una dittatura del relativismo oggi spesso contrastato dalla “globalizzazione dell’indifferenza” ( Papa Francesco San Pietro 24 dicembre 2013), non riconosce nulla come definitivo, dove una mancata solidarietà, seppur scarseggia a parole molto diffuse .

E’ di grande importanza, molto attuale in questi momenti di criticità morale estrema in cui dal Soglio Pontificio si cerca di costruire una società in cui tutti siano equamente rappresentati e possano dare il loro contributo per un mondo migliore.

E la solidarietà sociale è molto importante, è un segno tangibile che tutti dobbiamo dare e non soltanto nei problemi pratici di tutti i giorni, ma anche della crescita spirituale di una società fatta di persone che hanno le loro necessità , i loro desideri per un benessere per tutti.

E’ un percorso difficile, fatto di ostacoli, di barriere da superare, ma con il precipuo scopo di raggiungere traguardi migliori, che possono ottenersi se tutti rispettiamo nel quotidiano i diritti umani.

 Non a caso il Santo Padre sceglie frequentemente questo tematica dove viene sollecitato il principio della solidarietà vera che deve unire tutti i popoli.

Vorrei terminare questo dire con una frase che ho letto non ricordo dove : “La vita è bella quanto tu sei felice, ma è molto più bella ed acquista senso e sapore quando gli altri sono felici per merito tuo”.

 La vita va rispettata, con le condizioni di sviluppo della giustizia, dell’amore verso il prossimo ed il rispetto della dignità di tutti, specie di quella che è scarsamente difesa, debole, immensamente trascurata, ignorata, indifesa .

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !

Previte

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