Non voglio che gay lesbiche transessuali vadano nelle scuole a insegnare il libertinaggio sessuale

di Patrizia Stella

Si terrà a Verona  sabato 21 settembre  un convegno dal titolo: LA TEORIA DEL GENDER: PER L’UOMO O CONTRO L’UOMO?
presso la sala convegni della Granguardia in Piazza Brà, ore 9,30, con la partecipazione di illustri docenti di varie discipline, medici, filosofi, ecc.
Vista la gravità dell’argomento e la falsità con cui viene presentato come grande conquista che si vanta di infrangere tutte le realtà antropologiche sulle quali è felicemente vissuta l’umanità sin dai suoi primi albori, invito genitori, docenti, sacerdoti, associazioni, ecc. a partecipare da soli o con gruppi al convegno, ma nel frattempo mi permetto di offrire una breve sintesi del suo contenuto e delle terribili conseguenze, citando alla fine un elenco di libri interessanti sull’argomento.
1) Il Comitato dei ministri dell’Unione europea, con raccomandazione del 31 marzo 2010, ha imposto agli Stati membri di usare tutti i provvedimenti necessari per “combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere indipendentemente dall’età del consenso per gli atti sessuali”, vale a dire che non solo incentiva alla pratica di qualunque forma o tipologia di libertinaggio sessuale, a tal punto da accusare di omofobia chi osa dissentire, ma addirittura ritiene superato anche il reato di pedofilia, purchè il minore sia consenziente, dicono, come se il povero bambino o ragazzino abilmente adescato con lusinghieri stratagemmi da uno o più adulti per le loro luride perversioni, fosse in grado di sottrarsi alle loro attenzioni morbose, avendo costoro per giunta la protezione della legge! Altro che difesa dei più deboli!
A questo progetto ha aderito anche l’Italia attraverso l’ex ministro Fornero la quale, anziché preoccuparsi dei veri e gravi problemi dei lavoratori, si è invece premurata di rendere ufficiale e obbligatorio questo provvedimento per tutte le scuole, a iniziare dalle primarie, con decreto del febbraio 2012, forte della pressione dei gruppi LGBTQ, cioè lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, (per ora solo queste, ma si prevede l’aggiunta di molte altre categorie). A questi gruppi di vari trans, inoltre, avrebbe offerto la facoltà di salire a turno sulle cattedre delle nostre scuole davanti a bambini o adolescenti, presentandosi come nuovi modelli di vita attraverso le loro esperienze “innovative e rivoluzionarie” in campo sessuale e antropologico, rendendo perfino obbligatoria la frequenza a queste lezioni, qualora i genitori si opponessero, come già accaduto in altre Nazioni, in barba alla libertà di coscienza e al diritto dei genitori di educare i loro figli come meglio credono.
E questi “docenti” improvvisati o altri veri opportunamente preparati cosa mai presenteranno a delle creature innocenti e facilmente plasmabili sia nel bene che nel male? Presenteranno agli alunni, attraverso graziosi opuscoletti studiati ad hoc con schemi e disegnini, a non sentirsi prigionieri della loro unica sessualità tradizionale, maschio o femmina, roba da Antico Testamento, perché in realtà possono spaziare anche altrove, ad esempio nel nuovo genere detto “neutro”, che si ottiene bloccando lo sviluppo con ormoni per non essere né maschio, né femmina, (che bello essere zomby!) oppure cambiandolo a seconda delle tendenze con “semplicissimi” interventi chirurgici, o accoppiandosi liberamente con chicchessia indipendentemente dalla loro realtà fisica e fisiologica, ora con un maschio, ora con una femmina, o con entrambi, dando vita a nuove, fantastiche famiglie formate anche da due maschi o da due femmine o da più genitori, A,B,C ecc. ai quali verranno concessi anche dei figli attraverso le pratiche più varie e innovative: uteri in affitto, madri biologiche, legali o provvisorie, embrioni in provetta per tutte le sperimentazioni necessarie e così via, a tal punto che ormai risultano superati, anzi perfino vietati i dolcissimi nomi di “mamma e papà”!.
Questo progetto siccome ha come obiettivo la distruzione dell’uomo per farne dei robot telecomandati dai potenti, prevede l’annullamento assoluto delle tre facoltà che rendono l’uomo degno di chiamarsi uomo, e cioè: l’abolizione del cervello per ragionare, del cuore per amare, della volontà per scegliere, dal momento che gli esperti del gender hanno finalmente scoperto che la sede del ragionamento è stata “miracolosamente” trasferita dal cervello ai genitali.
Mi si perdoni l’ironia con cui tratto un simile, terrificante argomento fuori di ogni logica e buon senso, ma sono costretta a farlo come autodifesa per non farmi prendere dall’angoscia al pensiero che i miei nipoti o comunque innocenti creature debbano essere sottoposti a un simile lavaggio del cervello deleterio e pericoloso più di una peste bubbonica, peggio dello stesso aborto, perché qui si uccide sia il corpo che l’anima di una persona, e in modo irreversibile.  Infatti questi sapientoni del sesso mai parlano della disperazione e dei moltissimi suicidi di adolescenti o giovani che hanno intrapreso questo cammino contro natura per finire poi nella perdita completa della propria identità personale che li ha portati alla schizofrenia, alla pazzia, e per molti al suicidio, perché fare della “tendenza” l’unico obiettivo assoluto vuol dire privare l’uomo della facoltà di autocontrollo, di auto dominio, di autostima, del rispetto verso sé stesso e verso l’altro, e così via.
Si, perché con la teoria del gender, non si tratta semplicemente di adottare, come nel passato, nuovi metodi pedagogici, alla Rousseau, o alla Lambruschini o alla Montessori, ecc. tutti rispettosi della natura dell’uomo pur nella diversità delle loro proposte educative, qui si tratta di stravolgere l’antropologia, vale a dire fare a pezzi l’uomo nella sua precisa identità di persona composta da anima e corpo, un corpo chiaramente sessuato, per introdurlo in un ginepraio, in un mondo disumano senza legge, senza diritti, senza doveri, senza regole, senza amore, senza relazioni. Vinca il peggiore!
2) LA PRIMA BRECCIA APERTA
Finora non si sono avute reazioni a tale proposta, o perché si è tenuti all’oscuro dei veri programmi, o per il fatto che molti pensano che tale definizione un po’ “generica”, riguardi per lo più la annosa questione dei diritti agli omosessuali, e siccome molti non ne possono più delle loro sfilate tribal-carnevalesche e simili, arrivano a pensare che, tutto sommato, se si risolvesse una volta per tutte la questione omosessuale concedendo a costoro quello che chiedono, potremmo finalmente tirare un sospiro di sollievo perché la cosa dovrebbe finalmente esaurirsi lì. In realtà la questione del gender è un pozzo senza fondo perché il suo programma è di iniziare dai diritti gay come punto di partenza per finire non si sa dove! Gli omosessuali come altre categorie di persone che si raggruppano per vari motivi, di sport, di salute, di cultura, di condivisioni varie, anche della casa e dell’affitto e nulla più, hanno tutto il nostro rispetto e godono degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini come persone, ma questo non significa che si debba legalizzare ogni tendenza, ogni gusto, ogni debolezza, ogni accordo, ogni fantasia più o meno lecita, più o meno morbosa, più o meno limpida, perché le conseguenze che ne derivano sono gravissime per tutti, e forniamo solo qualche esempio:
1. dalla pretesa di chiamare matrimonio qualunque accoppiata o ammucchiata, si passa a quella di pretendere dei figli da ottenere in mille modi illeciti! Figli di chi? Padri, nonni o zii o cugini di chi?
2. da questo presupposto si passa anche all’incesto se uno “sentisse” la tendenza verso la propria madre o figlio e alla pedofilia o pederastia senza più controlli!
3. esistono anche le tendenze di coloro che hanno bisogno di uccidere il proprio partner, magari anche con il suo consenso, come purtroppo già accaduto, o di elevare il proprio animale a livello umano, pretendendo il posto a tavola o magari, orribile bestialità, anche a letto!
4. chi stabilisce i limiti del pudore e della decenza a quelle ragazzine e non più tali che hanno perso il senso della femminilità, dell’eleganza e della raffinatezza e girano per la città seminude, con una sorta di pantaloncini-mutanda, seno e pancia all’aria, a provocare gli uomini che passano?
5. anche il femminicidio è una conseguenza della ideologia del gender che vuole la donna “oggetto”, pronta all’uso, anche ad essere immolata alle malsane voglie.
6. da qui si passa a una vasta gamma di fantasie celebro demenziali che hanno molto di delirio di onnipotenza ma che accadono purtroppo, quando si perde Dio e il ben dell’intelletto, fantasie che riguardano la richiesta al chirurgo non solo di cambiare i connotati sessuali anche più volte nella vita, ma di esigere il genere “neutro”, cioè né uomini, né donne, che è predisposizione ad assumere i connotati di una bestia o di un Angelo, basta che il chirurgo faccia spuntare “miracolosamente” o la coda o le ali!
3) I VERI PROBLEMI
NELLA VITA I VERI PROBLEMI SONO DI RELAZIONE E DI AMORE, NON DI SESSO.
L’uomo non può vivere senza amare ed essere amato. L’amore è una cosa molto seria, “forte come la morte è l’amore”, dice la Scrittura e in realtà è tanto forte il bisogno di amore, che si preferisce uccidere e uccidersi piuttosto che vedersene privati, soprattutto da parte di quella persona con la quale ci si è impegnati a condividerlo per tutta la vita nel progetto di famiglia che vede coinvolti anche i figli.  Scrive Ugo Borghello nel suo ultimo libro “Saper di amore”: “Non solo Dio è amore, ma anche l’uomo è amore! E se viene privato dell’amore, può arrivare a perdere anche la ragione. Ha provocato infatti più vittime, follie e disperazione la distruzione della famiglia in questi ultimi decenni che le stesse due guerre mondiali, tanto è atroce essere privati dell’amore”.
La teoria del gender, a forza di elevare il sesso a valore assoluto, non solo ha finito con l’uccidere l’amore e i legami famigliari, parentali e di amicizia, indispensabili per vivere e voluti da Dio sin dalla comparsa del primo uomo, ma ha incrementato anche l’uso di droghe e di alcool perché non si possono compiere certe azioni sessuali contro natura senza stordirsi previamente, tanto sono ripugnanti alla natura stessa. Di conseguenza ha messo a repentaglio anche la vita professionale: un chirurgo, un legale, un ingegnere, un docente ecc. che si drogano per fare sesso non è il massimo della fiducia per un cliente o un paziente o un alunno!
La vita di relazione è segnata proprio dall’amore, in un certo senso, quell’amore che è basato anche sul rapporto sessuale, ma non solo ed esclusivamente su quello! C’è infatti un amore paterno, un amore materno, filiale, coniugale, parentale, di amicizia, ecc. e c’è una netta e chiara differenza tra il fatto di vivere l’amore fraterno o l’amore coniugale ad esempio! Se l’amore fraterno o paterno diventasse amore coniugale? Orribile! Se il fratello diventasse donna e vivesse la sua sessualità indiscriminatamente fuori o dentro la sua famiglia di origine come permette il gender? Orripilante!
L’amore infatti è fondato su impegni, valori e regole. Si, proprio le odiate regole!
D’altra parte tutto il mondo si regge su regole ben precise: la matematica, la fisica, la chimica, le ricette di cucina, la partita di calcio, il cosmo ecc.  Cos’è un terremoto, un tornado, un’inondazione se non un comportamento della terra fuori regola?  E un tumore, una polmonite, un’appendicite che cosa sono se non delle presenze fuori regola nel corpo umano? E se il sole uscisse dalla sua orbita regolare anche di pochissimo, la terra brucerebbe immediatamente! E’ tutto basato su regole, anche l’amore umano ha le sue, ma non sono costrizioni, sono leggi che difendono la vera libertà, garantiscono l’amore autentico, fanno felice l’uomo e bello il mondo. E oltretutto si percepiscono dal profondo del cuore, come per i Dieci Comandamenti che, oltre ad essere scritti sulle tavole delle Legge come obbligo morale, sono innanzitutto stampati da Dio nel cuore di ogni uomo come convinzione profonda, sicura, inconfutabile.
4) L’AMORE DI DIO
Bisogna ricordare a tutti che, pur nella nostra personale debolezza e fragilità, siamo amati da Dio, che la nostra felicità sia su questa terra che nell’Aldilà deriva dall’amore e non dal sesso, (S. Giovanni della Croce scrive che “alla fine della vita saremo giudicati sull’amore!), che questa vita passa presto e che ci aspetta un Bene immenso, la Vita Eterna, per la quale vale anche la pena di fare qualche sacrificio, qualche rinuncia, come è sempre stato richiesto dalla ascetica cristiana, oltre che dal buon senso. La famiglia va difesa con tutti i mezzi prima di distruggerla perché distruggiamo noi stessi! Non è una vita peccaminosa e trasgressiva che ci da la felicità, anzi, è segno di disperazione!
La teoria del gender fa parte di tutto quel programma di distruzione del cristianesimo per l’instaurazione del “Nuovo Ordine mondiale” basato sul dominio di pochi e sulla sudditanza cieca di tutti gli altri, e non c’è nulla di più distruttivo che liberalizzare la parte dell’uomo più fragile come è quella sessuale perché poi tutto il resto crolla di conseguenza, a iniziare dalla fede.
Peccato che in questi temi di sesso e annessi, non si senta la voce di un solo Vescovo che parli con chiarezza  e con visione soprannaturale. Sembra che dobbiamo capire tutti, comprendere tutti, non giudicare nessuno, e così ci mettiamo le bende sugli occhi per andare ciecamente all’inferno.  Perfino Papa Francesco – con tutto il rispetto che gli dobbiamo – ha perso l’occasione di dare dottrina chiara e sicura su questo argomento quel giorno sull’aereo al ritorno dalla GMG!. Quella sua risposta ambigua: “Chi sono io per giudicare un gay?” ci ha lasciati sconvolti e allibiti. Innanzitutto perché Lui è la persona più autorevole al mondo per poter dare un giudizio su un determinato comportamento, essendo per i cattolici il capo della Chiesa universale, cioè il Vicario di Cristo, e per tutti gli altri una figura morale universalmente riconosciuta; secondariamente se è vero che solo Dio giudica la coscienza di ognuno, tuttavia dobbiamo almeno distinguere le azioni buone da quelle cattive, e cercare di raggiungere la santità anche attraverso la rinuncia e il sacrificio in vista della gloria del Cielo, altrimenti si rischia di non aiutare i giovani a crescere, a capire, a formarsi una retta coscienza distinguendo tra il peccato e il peccatore, come afferma il catechismo della Chiesa cattolica.
Ce lo ricorda con forza anche S. Paolo nella prima lettera ai Tessalocinesi: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passione o libidine, come i pagani che non conoscono Dio. Che nessuno offenda o inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito”.
Se vogliamo salvare l’Italia e i nostri figli, opponiamoci al dilagare dell’idiozia del gender e invochiamo l’aiuto del Signore Gesù con forza attraverso questa giaculatoria:
“Sorgi, Signore, dall’uomo iniquo salvaci, per la tua misericordia!”
[email protected]  – www.patriziastella.com
Elenco di libri interessanti da consultare sull’argomento trattato.
1. Pontificio Consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, Ed. Paoline n. 253
2. Chiara Atzori, Il binario indifferente, Uomo e donna o GLBTQ? Sugarco Edizioni, 2010
3. Bruto M. Bruti, La nostra sessualità, felicità, desiderio e piacere nell’essere umano, Sugarco edizioni, 2010
4. Dale O’Leary, Maschi o femmine, la guerra del genere, Ed. Rubettino, 2006
5. Walt Heyer, Peper genders, il mito del cambiamento di sesso, Sugarco Ed.
6. Luca di Tolve, Ero gay, ed. Piemme
7. Andrew Comiskey, L’identità ferita, Ed. S. Paolo, 2010
8. Rudolf Allers, Psicologia e cattolicesimo, D’Ettoris Editori, 2009
9. Roberto Marchesini, Omosessualità e Magistero della Chiesa, comprensione e speranza, Sugarco Ed.
10. Roberto Marchesini, Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici) Ed. Fede & Cultura
11. Roberto Marchesini, La teologia del corpo in Giovanni Paolo II, Ed. i quaderni del Timone.
12. Ferdinando Rancan, Il senso del vivere, uomo, tempo, eternità, Ed. Ares
13. Tommaso Scandroglio, La legge naturale, Ed. Fede e Cultura
14. Dawn Stefanowicz, Fuori dal buio, la mia vita con un padre gay, Ed. Ares
15. Paolo Morandi, Sessualità e preghiera,
16. Ugo Borghello, Il sogno dell’amore per sempre, Ed. Ares
17. Ugo Borghello, Saper di amore, Ed Ares
18. Marco Fasol, Eros greco e amore cristiano, furono davvero opposti? Ed. Fede & Cultura
19. Umberto Fasol, La vita umana, una meraviglia, ed. Fede & Cultura
20. Sofia Vanni Rovighi, Uomo e natura, appunti per una antropologia filosofica, Ed. Vita e pensiero
21. Paola Premoli de Marchi, Uomo, né angelo né bestia, da i Quaderni del Timone
22. G.P. Di Nicola, Uguaglianza e differenza. La reciprocità uomo donna. Città Nuova, Roma
23. Claudio Basevi, E saranno una sola carne, meditazioni bibliche sul matrimonio, Ed.Ares
24. Luis F. Ladaria, Introduzione alla antropologia teologica, Ed. Piemme
25. Corrado Gnerre, Studiare l’uomo per rafforzare la fede, Ed. Studi apologetici
26. E.Rocella, L. Scaraffia, Contro il cristianesimo, l’Onu e l’Unione europea come nuova ideologia, Ed. Piemme
27. Gnocchi & Palmaro, Ci salveranno le vecchie zie, Ed. Fede & Cultura

Fonte: Non voglio che gay lesbiche transessuali vadano nelle scuole a insegnare il libertinaggio sessuale.

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