Omofobia? No! Omologazione

Ho letto su un newsgroup tra IdR alcune considerazioni a proposito dell’Appello per fermare la proposta di legge contro l’omofobia. Su alcune di queste riflessioni esprimo il mio parere.

«Perché dovrei firmarlo? E poi abbiamo un papa che finalmente si preoccupa di cose più importanti e noi siamo ancora qui a perdere tempo con queste cose, prima o poi i matrimoni gay passeranno dappertutto, a noi il compito di promuovere il valore di ogni individuo, chiunque esso sia, non di limitare i diritti di qualcuno. Grazie Claudio per il tuo intervento, credo che sia più pericolosa l’omofobia che le conseguenze di una legge contro
l’omofobia, io la penso così, e penso anche parecchi altri…»
Quando si dice che «un bel tacer non fu mai scritto» ci accorgiamo che qualcuno, sia pure insegnante di religione cattolica, potrebbe tranne vantaggio. Ho letto queste parole in un newsgroup che vorrebbe raccogliere i suggerimenti per chi insegna religione. Chi ha scritto motivava così il suo rifiuto di firmare l’appello per contrastare la proposta di legge sulla omofobia.
Certo che se pensiamo che i nostri ragazzi dovrebbero imparare la religione cattolica da simili maestri, beh, siamo proprio messi male. Da un lato perché chi ha scritto non fa che ripetere la vulgata sul Papa Francesco, seguendo pedissequamente quanto i maîtres à penser ci inculcano ogni giorno. Sia perché insegna la rassegnazione di fronte a leggi ingiuste, accettando come inevitabile ciò che potrebbe essere cambiato, e rinunciando ad esporre quanto il cattolicesimo insegna a proposito di libertà e sessualità.
Chissà perché certi docenti preferiscono farsi paladini della mentalità comune, rinunciando ad educare a un sano senso critico? Chissà perché costoro non si ritengono testimoni di quella verità dell’amore che il Beato Giovanni Paolo II ha testimoniato col suo splendido magistero?
Forse non sarà inutile riprendere le meditazioni di Papa Francesco a proposito di testimonianza e di martirio, queste sì davvero parole sue!
“Persone rette, che non hanno paura di andare controcorrente! E noi, non dobbiamo avere paura! Fra voi ci sono tanti giovani. A voi giovani dico: Non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati (…) questi valori ci fanno male. Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: Andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!”… “Questo si chiama – non vi spaventate – si chiama martirio: il martirio è questo. Fare la lotta, tutti i giorni, per testimoniare. Questo è martirio. E ad alcuni il Signore chiede il martirio della vita. Ma c’è il martirio di tutti i giorni, di tutte le ore: la testimonianza contro lo spirito del male che non vuole che noi siamo evangelizzatori”.

Fonte: Omofobia? No! Omologazione.

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