Ondata di crimini d’odio contro la Chiesa in Europa

Il sociologo invia il suo rapporto all’Osce: nel 2012 ci sono stati 67 casi documentati di attacchi ai cristiani.
«C’è un’ondata di crimini d’odio contro i cristiani e la Chiesa Cattolica in Europa». Lo afferma in una nota il sociologo torinese Massimo Introvigne, responsabile dell’Osservatorio della Libertà Religiosa istituito dal Ministero degli Esteri
, citando dati che l’Osservatorio dell’Intolleranza e Discriminazione contro i Cristiani di Vienna ha trasmesso oggi all’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), che sta preparando il suo rapporto annuale sui crimini d’odio.
«Nel 2011 – spiega Introvigne – sono stato io stesso Rappresentante dell’OSCE per la libertà religiosa e ho organizzato un vertice OSCE a Roma, dove si è denunciato il rischio che dalla semplice intolleranza e discriminazione l’avversione contro il cristianesimo e la Chiesa passi a esprimersi in veri e propri crimini d’odio, una categoria riconosciuta e punita dalle convenzioni europee».
«Ora – prosegue Introvigne – ci siamo. Il rapporto presentato oggi all’OSCE elenca e documenta 67 casi di crimini d’odio anticristiani in Europa negli ultimi dodici mesi, che possiamo dividere in tre categorie. Sei casi si riferiscono ad attacchi vandalici contro chiese di cui sono responsabili gruppi ultra-fondamentalisti islamici. Quindici casi si riferiscono ad aggressioni fisiche contro cristiani impegnati nella lotta contro l’aborto o ostili al matrimonio omosessuale.

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