Ong in piazza: «Alloggi per i clochard» Il ministro: nessun conflitto con la Chiesa | Mondo | www.avvenire.it

Governo criticato dopo le minacce del titolare della Casa Duflot di requisire spazi ecclesiali vuoti  Prevista per lunedì e martedì prossimi la  Conferenza nazionale contro la povertà.

DA PARIGI DANIELE Z APPALÀ I n strada, al fianco dei clochard e nei cortei di protesta contro i ritardi governativi sulle politiche per la Casa, i cattolici francesi restano in prima linea, rispettati per le loro iniziative pionieristiche e per questo spesso pure imitati dai volontari delle Ong laiche. Ma nei discorsi ufficiali del potere, anche su questo fronte la Chiesa francese può ancora divenire il bersaglio di attacchi insidiosi e strumentali. Ieri, in modo lampante, Parigi è rimasta l’e­picentro di questo acuto paradosso francese. Fin dalle 10 e 30 del mattino, un vasto fronte di difensori degli esclusi, il «collettivo delle associazioni per una nuova politica pubblica della Casa, per i senza alloggio e contro le dimore precarie» si è dato appuntamento. Luogo? Davanti alla storica Chiesa di Saint-Germain l’Auxerrois, nei pressi del Louvre e della Senna, a memoria delle storiche battaglie dell’abbé Pierre e dei primi gesti di accoglienza che vennero offerti ai sans papiers nelle chiese della capitale. A coordinare il movimento di 33 Ong religiose e laiche Florine Siganos, della Fondazione Abbé Pierre, nel quadro di un vecchio riconoscimento del ruolo svolto da que­st’organizzazione. Gli slogan? «Senza alloggio: i dimenticati della Repubblica!», o ancora «Dalla strada a una casa: è l’ora». Proprio un bell’esempio della vitalità della società civile francese e in particolare dei cattolici in questo campo, come dimostra pure la grinta di Victoire Le Coeur, di Caritas Francia, fra i protagonisti della protesta: «C’è un’e­mergenza sociale nel nostro Paese di cui il governo non sembra aver preso la misura. Siamo testimoni di un’insufficienza generalizzata degli strumenti predisposti per uscire da questa crisi umanitaria». Al fianco del potere quando occorre, ma anche mantenendo sempre il diritto di criticarlo: è l’approccio dei cattolici. E alla vigilia della Conferenza nazionale contro la povertà e per l’inclusione sociale, prevista per lunedì e martedì prossi- mi, si tratta pure di un messaggio scomodo per l’attuale governo socialista, spesso accusato anche a sinistra di eccessiva «mollezza» nei suoi interventi. Nascono allora pure da questo pungolo cattolico costante e decennale rivolto al potere, qualunque sia il suo colore, le ultime esternazioni anticlericali del ministro della Casa Cécile Duflot, che lunedì aveva agitato la minaccia di espropri forzosi di presunti «immobili quasi vuoti» dell’Arcidiocesi di Parigi? In queste ore, è una pista pre­sa molto sul serio da tanti cattolici, senza dimenticare per questo la linea di tensione principale attorno alla bozza di legge socialista sulle nozze gay.

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