Orrore a Peshawar: kamikaze in una chiesa strage di cristiani, 70 vittime, oltre 130 feriti  | Mondo | www.avvenire.it

Orrore e sdegno per il terribile attentato dinamitardo compiuto questa mattina davanti a una chiesa a Peshawar, nel Pakistan. Le vittime sono almeno 70, ma il bilancio è del tutto provvisorio: secondo le prime ricostruzioni, due kamikaze si sono fatti esplodere a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro all’interno della chiesa subito dopo la fine della funzione religiosa. Oltre 130 persone sono rimaste ferite, molte di loro versano in condizioni critiche. Tra le vittime figurano tre bambini di età compresa tra i 3 e gli 8 anni, 6 donne e due ufficiali delle forze di sicurezza.

Il Consiglio episcopale del Pakistan ha decretato tre giorni di lutto. Anche le scuole missionarie resteranno chiuse. Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif ha condannato l’attacco suicida. “I terroristi non osservano alcuna religione – si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio del premier – perché’ uccidere persone innocenti è sia contro i precetti dell’Islam che di qualsiasi credo religioso”.

Il presidente dell’Alleanza pan-pachistana delle minoranze (Apma), Paul Bhatti, fratello del ministro ucciso dai terroristi, ha condannato l’attacco come un tentativo di “destabilizzare il Paese”. L’attentato di oggi è il più grave contro i cristiani pachistani. Parlando all’Ansa, l’ex ministro per gli affari delle Minoranze ha puntato il dito contro ’forze straniere’ che sarebbero dietro la strage e ha accusato il governo di ’non garantire abbastanza protezione alle minoranze religiose’. ​

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