Ospedali Psichiatrici Giudiziari : un risveglio? od un sopire acuto!

Ogni tanto giostra o si comprime abilmente, in questa nostra società civile, il nodo della perizia psichiatrica per raggiungere la metodologia giuridica della “incapacità di intendere e volere”, a volte decisamente incomprensibile e mostruosa, forse consequenziale della volontà di sottrarre il soggetto autore di un folle misfatto, per farlo ricoverare negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, situazioni che ci fanno restare strabiliati, preoccupati in quanto non vi è più sicurezza in ogni dove.

 

Non si può decisamente affermare che il “raptus” di cui sopra sia dovuto ad una infermità mentale, non ci vogliamo addentrare nei “fattacci” e nelle valutazioni giuridiche, ma si deve considerare che per “disagio mentale” il mondo medico-scientifico definisce situazioni diverse tra loro, quali disturbi del comportamento, panico, ansia, depressione, psicosi, schizofrenia, cronici o recidivanti che interessano l’età giovanile/adulta ed i pazienti, i quali raramente hanno coscienza di malattia .

 

Il problema dell’imputabilità penale nel campo psichiatrico e le varie diagnosi commesse tra psicopatologia e dinamica dei fatti, è argomento che lasciamo alla competenza medico-legale-legislativa che si dibatte tra le pericolosità sociali del malato di mente e le condizioni mentali dello stesso “imputato”, ma, però, preoccupa l’opinione pubblica che teme per la propria incolumità .

 

Il 28 luglio 2011 il Servizio Sanitario Nazionale ha disposto un accertamento di questi OPG, che sono stati considerati “lager”, i quali non solo contrastano con le leggi 180 e 833 del 1978, ma configgono con i dettami Costituzionali e con il Piano Sanitario Nazionale 2003/2005,

 

Ma la situazione politica dell’Italia è strana, molto strana tanto da tenere prioritaria la chiusura degli OPG  entro il 31 marzo 2013  e “spostata” all’aprile (?) 2014 . E’ verità od un sopire acuto !

 

Devo ricordare che a seguito di disposizioni di chiusura degli ex-ospedali psichiatrici in esecuzione della legge 13 maggio 1978 n.180 ed i provvedimenti successivi previsti dalla legge 23 dicembre 1978 n.833, dalla legge 23 dicembre 1994 n.724, dalla legge 23 dicembre 1996 n.662 e di ulteriore proroghe sul definitivo smantellamento degli Ospedali Psichiatrici, vi sono compresi quelli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che oggi si “scoprono”, ma che erano e sono tutt’ora considerati strutture poco confacenti all’infermo ed ancora, oggi 2014, sono sottoposti sotto le competenze del Ministero di Grazie e Giustizia.

 

Il “richiamo” a quelle “strutture  da molto tempo da noi  evidenziato e ripetuto al punto 11) il 18 marzo 2013 con Petizione n.308 al Senato della Repubblica e n.31 alla Camera dei Deputati richiede la riforma delle leggi 180 e 833.

 

Ma il “richiamo” severo lo è stato ancora di più con una Relazione dal dr.Alvaro Gil-Robles ” ex- Commissario Europeo per i Diritti Umani” ( 10/17 giugno 2005 Strasburgo 14 dicembre 2005 Comm.DH-2005) dove lo stesso  dichiara di “accertare che il mantenimento dei malati detenuti nelle strutture degli OPG non sia legato alla mancanza di posti disponibili all’eterno”. No comment !

 

Il Governo Monti ha previsto che “ le persone non più ritenute socialmente pericolose dovranno essere dimesse e per le nuove strutture sono state stanziati 180 milioni di euro, di cui 120 per il 2012 e 60 per il 2013 “.

 

Una definitiva progettazione per gli OPG dovrebbe adeguare la normativa penale a quella civile in quanto le due leggi che hanno chiuso tutti i “manicomi” ( la 180 e 833 del 1978) non hanno “distinto” il malato responsabile di atti criminosi da quello relativamente “innocuo”, quindi chiusure valide anche per gli OPG che non sono avvenute !

 

Gli OPG restano una grave emergenza etica e civile del n/s Paese, tanto che il Presidente della Repubblica li ha definiti  di “ estremo orrore, inconcepibile in un Paese civile” ( 29 luglio 2011 ), una vergognosa situazione non ancora risolta, non idonea ad assicurare adeguate cure dell’infermo di mente detenuto e non curato e tale da non  far fronte ai rischi derivanti dalla sua pericolosità, come “sentenzia” ancora oggi 2014 il Giudice incarcerando i rei .

 

Nella Torre di Babele in cui “vive” l’Italia si sono poco attivati interventi sul disagio psichico nelle carceri secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 230 del 22 giugno 1999, dal Piano Sanitario Nazionale 2003/2005 del Governo Berlusconi; dal Piano Sanitario 2006/2008 del Governo Prodi; dal Documento Conclusivo della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ( Legislatura 14° Resoconto Sommario n. 312 del 1 febbraio 2006); dalle Conclusioni del Direttore Generale delle Carceri Ministero di Grazia e Giustizia dr. Sebastiano Ardita; dal Presidente della  SIMSPE dr. Giulio Stagnini che ha affermato “ le patologie psichiatriche sono in crescita esponenziale con 31.548 di solo disagio mentale tra i reclusi nelle carceri italiane ed un tasso di suicidi dieci volte superiori al mondo dei liberi (dal Quotidiano “ Il Tempo” di Roma 27 settembre 2004) .

 

E’ necessaria una legge-quadro che da tempo proponiamo per concretizzare in norme legislative le necessità del mondo della sofferenza psichica e non “detenzioni indecenti “ come gli OPG, nei ricoveri “fatiscenti” delle strutture ospedaliere dove con una manciata di pillole si dimettono i “malati”, o con quei provvedimenti invocati dalla “piazza” che non quantificano, qualificano e non attuano organizzazione di Servizi “ atti alla prevenzione,cura e reinserimento sociale dei pazienti.( da Conclusioni della 12° Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati su  “Indagine conoscitiva sulla chiusura degli OP “ del 16 luglio 1997) .

 

Ma continua la cultura del silenzio, dell’indifferenza e del disinteresse non valutando le conseguenze causate da una carenza di progettualità per una vera diagnosi malgrado i segnali molto vistosi e tristi episodi causati da folli gesti che constatiamo ogni giorno, dalle richieste “disordinate della piazza”.

 

Ma domandiamo e ci domandiamo : a quante morti dobbiamo assistere ? e su quali e quante coscienze peseranno queste morti ? 

 

La malattia mentale semina in ogni dove panico e colpisce in maniera sempre crescente persone di ogni età ed è una patologia, come dice il mondo scientifico, che può e deve essere curata nei suoi aspetti organici e psicologici, ma in strutture valide ed adeguate, non certo come negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, attualmente, gennaio 2014, ben lontani da buone intenzioni del Governo Letta che attiva sempre più ( le riforme ?) con l’affermarsi della ben logica gattopardesca di cambiare tutto purchè nulla muti !

 

E con le parole sagge del Beato Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza!

 

Previte

http://digilander,libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

 

 

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