PADRE SPADARO: DA CYBERGURU A PARAGURU…

Questo è quanto si legge in questo momento sul profilo internazionale del Papa su Twitter

di Francesco Colafemmina

Padre Antonio Spadaro SJ (direttore della Civiltà Cattolica) pubblica sul suo blog Cyberteologia quattro risposte alle obiezioni più comuni in merito alla presenza del Papa su Twitter. Visto che sono anche le mie obiezioni e che Padre Spadaro mi ha democraticamente bannato su Facebook, gli rispondo da questo blog. Aggiungo che la presenza di Claire Diaz-Ortiz (responsabile della Social innovation a Twitter dal 2009) almeno sin dal 2 dicembre a Roma non fa altro che confermare il grande interesse che per Twitter riveste la presenza del Papa sul social network. Ripeto, interesse. E non un interesse spirituale, ma economico, visto che il 2013 è indicato da tutti come l’anno della probabile quotazione in borsa del social network. Ora, salvaguardare gli interessi dell’azienda Twitter, senza proteggere l’immagine del Papa dalle oscene offese visibili ovunque nel mondo sul suo profilo credo sia oltre che un segno di scarsa devozione al Pontefice, una evidente dimostrazione di incapacità comunicativa (per non parlar d’altro), con buona pace di Greg Burke e padre Lombardi.
1. I messaggi del Papa su Twitter corrono il rischio di essere banalizzati perché esposti al commento stupido o alle battute ironiche.
Ogni messaggio lanciato pubblicamente può essere oggetto di accuse, ridicolizzazioni e banalizzazioni in quanto esposto al pubblico giudizio. La differenza sta nel fatto che queste banalizzazioni, queste offese, non vengono espresse in riviste satiriche di nicchia o sui siti dei Radicali o dell’Arcigay, ma restano a perpetua memoria sul profilo del Santo Padre.

Cliccare sul link per continuare a leggere: http://fidesetforma.blogspot.com/2012/12/padre-spadaro-da-cyberguru-paraguru.html

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