Pakistan, caso Rimsha: rinvio. L’imam accusato di blasfemia | Tempi.it

Sospeso il caso della cristiana pakistana accusata di blasfemia fino al 17 ottobre, quando l’Alta corte deciderà se chiudere il suo caso. L’imam che l’ha accusata ingiustamente sarà processato per blasfemia.

Il processo per blasfemia della cristiana pakistana Rimsha Masih non si concluderà prima di due settimane. La ragazzina, che soffre di un leggero ritardo mentale e che è stata accusata di avere bruciato delle pagine del Corano, doveva essere giudicata oggi dal tribunale giovanile ma l’Alta corte di Islamabad ha detto che bisognerà aspettare una sentenza sulla petizione presentata dagli avvocati di Rimsha, che hanno chiesto che il caso venga chiuso immediatamente per mancanza di prove.

RAPPORTO DELLA POLIZIA. Rimsha è libera su cauzione e il suo caso è stato trasferito al tribunale giovanile dopo che la polizia ha presentato ai giudici un rapporto sul caso dove si evidenzia che «non ci sono prove contro Rimsha, mentre ce ne sono molte contro Chishti». L’imam è stato infatti arrestato per avere falsificato le prove contro la cristiana.

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