PAKISTAN Faisalabad: cristiana di 10 anni violentata da un 60enne mercante musulmano – Asia News

di Shafique Khokar

Lo stupro a casa dell’uomo, di 60 anni, che ha attirato la bambina nella sua abitazione con un pretesto, poi l’ha abbandonata esanime sul pavimento. Il commerciante, arrestato dalla polizia, ora è sotto processo. Il padre della minore denuncia “minacce” e pressioni ma chiede “giustizia”. Vicario generale: i ricchi e potenti pensano di restare impuniti.

Faisalabad (AsiaNews) – In Pakistan continua l’ondata di violenze ai danni di cristiane, vittime di abusi perpetrati in nome della legge sulla blasfemia o di violenze a sfondo sessuale secondo una logica che equipara le ragazzine della minoranza religiosa a mero oggetti di piacere personale. Mentre la comunità internazionale dibatte il drammatico caso di Rimsha Masih, la giovane disabile mentale in carcere per aver violato secondo una falsa accusa la “legge nera” (cfr. AsiaNews 03/09/2012 Paul Bhatti: rimandata al 7 l’udienza per il rilascio di Rimsha Masih, ma “restiamo ottimisti”), a fine agosto – ma la notizia è emersa ieri – una minorenne è stata stuprata senza pietà e abbandonata sul pavimento esanime. Il 25 agosto scorso Allah Rakhi, 10 anni, originaria di Yousafabad, a Medina Town, Faisalabad, appartenente a una famiglia cristiana molto povera è stata violentata da un commerciante di rottami musulmano. Fonti locali raccontano che la polizia ha aperto un fascicolo di inchiesta e avrebbe già arrestato l’uomo il giorno in cui si è consumato lo stupro, anche se i dettagli cominciano a filtrare solo in queste ore.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, la bambina si era recata in un negozio per vendere piccoli oggetti e merci di recupero assieme alla sorella minore Suneha, di 8 anni. Muhammad Nazir, 60enne musulmano proprietario dell’attività, ha risposto di voler rilevare gli oggetti, ma di non aver soldi a sufficienza per pagarla. Egli ha invitato le due sorelline a seguirlo nella sua abitazione, dove però ha fatto entrare solo la maggiore di 10 anni. Nell’appartamento si è quindi consumato lo stupro di Allah Rakhi. Dopo qualche tempo, Suneha è entrata nella casa e ha scorto la sorella riversa a terra, nuda, che piangeva disperata. La piccola è corsa a casa e ha raccontato i fatti al padre; egli è corso a recuperare la figlia maggiore, che era ancora riversa sul pavimento della casa dove si è consumata la violenza sessuale, esanime e sofferente. Nella sala, racconta una fonte, da un televisore rimasto acceso si scorgevano immagini di un film pornografico.

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