Pakistan. I movimenti cristiani rispondo agli attacchi dei giorni scorsi – Da Porta Sant’Anna

Sarebbero più di 300 e non 150 le famiglie danneggiate, negli scontri avvenuti nei giorni scorsi nel quartiere di Joseph Colony di Lahore, in Pakistan.

Motivo degli scontri l’attacco per blasfemia del 26enne cristiano Sawan Masih, che avrebbe replicato alle accuse di un barbiere, che a sua volta avrebbe usato parole offensive nei confronti del cristianesimo.

Un diverbio che monta e sfocia nella protesta e spinge oltre 3mila persone verso il quartiere, a maggioranza cristiana, nel capoluogo della provincia del Punjab.

Una protesta che ha portato all’incendio e alla parziale distruzione della casa di Masih, il quale era assente, ed al malmenato del padre, Chaman Masih.

Il giovane Masih è stato poi arrestato e la polizia pakistana, che sarebbe intervenuta in ritardo – a detta della minoranza cristiani – ha arrestato un centinaio di persone.

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