Pakistan: in fuga dal villaggio

Dozzine di famiglie di cristiani in fuga dalle loro case vicino a Lahore, dopo l’escalation di intolleranza derivante da un’accusa di blasfemia contro un pastore locale. Pressioni sugli studenti cristiani delle scuole del luogo terrorizzano molte famiglie. Ancora una volta l’accusa di blasfemia diviene un’arma nelle mani dei musulmani più radicali.

Dozzine di famiglie di cristiani sono fuggite dalle loro case in un villaggio vicino a Lahore, dopo che un pastore locale era stato accusato di blasfemia contro il profeta Maometto. In una chiacchierata avuta il 24 agosto scorso con un giovane musulmano locale, il pastore Sattar Masih, 37 anni, è stato accusato di aver detto che Maometto era un uomo brutale in grado di uccidere degli innocenti. Il pastore Masih nega di aver detto qualsiasi cosa potesse in qualche modo offendere l’islam e Maometto. “Le autorità islamiche decideranno se lui ha bestemmiato contro il nostro profeta e nel caso in cui lui si rifiuti di comparire di fronte a loro, allora noi lo uccideremo”, ha affermato l’accusatore, un ragazzo di 18 anni di nome Ali Hassan. Come sapete dai nostri reportage, l’accusa infondata di blasfemia è una tipica strategia con cui molti islamici pakistani cercano di “liberarsi” della presenza dei cristiani nei villaggi in cui vivono.

 

Dopo che un gruppo di musulmani locali aveva iniziato una ricerca porta a porta del pastore, nel timore di non avere un processo giusto Masih è fuggito a Lahore con Wasim Raza, un ragazzo cristiano di 21 anni che aveva presentato al pastore il giovane accusatore Ali Hassan. Più tardi, il pastore ci ha confermato di non aver mai offeso Maometto, ma di aver semplicemente difeso l’originalità della Bibbia (l’accusa di infondatezza e non originalità della Bibbia è tipica in contesti islamici di questo tipo).

Oltre 250 musulmani locali si sono incontrati per discutere il caso, mentre 7 membri delle famiglie di Masih e Raza cercavano di difenderli. Il giorno dopo gli insegnanti delle scuole locali hanno messo sotto pressione gli studenti cristiani chiedendo loro chiarimenti sugli insegnamenti del pastore Masih: ben 100 di questi scolari cristiani sono stati rispediti a casa e ciò ha messo in grave allarme le famiglie, terrorizzate dall’escalation di intolleranza a cui non di rado fa seguito la violenza in Pakistan. Da qui la fuga di dozzine di famiglie cristiane dal villaggio. La polizia dice di aver tutto sotto controllo, ma in molti sono riluttanti a tornare nelle loro case. Vi ricordiamo che il Pakistan ricopre il 14° posto della WWList.

Fonte: Pakistan: in fuga dal villaggio.

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