Pakistan, Rimsha a 13 anni in carcere con le adulte | Mondo | www.avvenire.it

Giorni d’incertezza per Rimsha, la 13enne accusata di blasfemia e detenuta nel penitenziario di Adiyala, nei pressi della capitale pachistana Islamabad, in attesa che i giudici prendano in esame il suo caso. L’udienza è prevista per venerdì e la decisione dovrebbe arrivare sabato. Intanto l’adolescente è, secondo fonti interne al carcere, sotto custodia cautelare insieme a detenute adulte. Lo ha confermato Arsalan Ahmed, funzionario del centro detentivo. Secondo quest’ultimo, inoltre, la ragazzina cristiana sarebbe affetta da sindrome di Down. Secondo fonti cristiane locali e lo stesso Consigliere speciale del primo ministro per l’Armonia religiosa, Paul Bhatti, che ha chiesto accertamenti medici, Rimsha soffrirebbe, invece, di un ritardo mentale.

Si tratta di uno dei tanti elementi controversi di questo caso, unico anche per gli standard pachistani. Che, comunque, vedono con frequenza minorenni delle minoranze coinvolti in casi di blasfemia. In carcere, la giovane cattolica che – secondo il dettato degli articoli del Codice Penale pachistano conosciuti come “legge antiblasfemia”, rischia fino alla pena di morte in caso di condanna per l’accusa di avere bruciato pagine del Corano – non avrebbe ancora ricevuto la visita di avvocati o di rappresentanti delle organizzazioni per i diritti umani. In realtà la ragazzina potrebbe essere rilasciata, come nella maggioranza di casi simili. Soprattutto se a sostenere le accuse di presunti testimoni oculari non dovessero contribuire prove concrete. Apparentemente si tratta di una bella notizia. La libertà rischia di essere un’arma a doppio taglio per Rimsha. Che finirebbe per essere esposta alle minacce dei musulmani radicali. Questi ultimi hanno già costretto alla fuga i suoi parenti e altre centinaia di famiglie cattoliche dalla baraccopoli di Umara Jaffar, non lontano dal centro della capitale. Tuttora sono nascosti in un luogo segreto, nel timore che gli integralisti mettano in atto le loro minacce. Nella capitale la tensione resta alta. I media, però, non stanno dando grande risalte al caso- Rimsha.

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