Papa Francesco contro il fondamentalismo di Repubblica

Leggiamo su Repubblica un inedito di Papa Bergoglio, contenuto nel suo libro fresco di stampa: «La Bellezza educherà il mondo». Già ci disturba un poco la firma, in certa misura ostentata, in calce all’articolo, con un semplice appellativo: Francesco. Passiamo sopra questo disturbo e affondiamo occhi e attenzione nelle parole del Papa tenendo ben presente però quella sorta di supervisore laico offerto dal titolo: Basta fondamentalismi e pensiero unico, la verità non esiste senza dialogo.
Per una volta ci sembra di poter essere in qualche modo d’accordo con una testata, quale è quella di Repubblica, che raramente ci appassiona.
Ci immergiamo dunque nella lettura. Salta all’occhio il fatto che nel corso della storia si siano moltiplicati – e continuino a moltiplicarsi anche oggi – i fondamentalismi. In sostanza si tratta di sistemi di pensiero e di condotta assolutamente imbalsamati, che servono da rifugio esistenziale. Ci appare in effetti, cara Repubblica, un rifugio quello di certa laicità che non tollera segni religiosi o affermazioni vecchie come il mondo (e risalenti già a prima di Cristo e senz’altro a prima di Abramo e di Noè) e cioè che il nucleo famigliare è costituito da un uomo e una donna aperti alla procreazione. Ci appare anche e soprattutto un quietismo esistenziale quello che non accetta confronti né una moralità né un’idea di uomo e di donna diversa dalla propria.

Leggiamo ancora: Il fondamentalismo non ammette sfumature o ripensamenti, semplicemente perché ha paura e — in concreto — ha paura della verità. Chi si rifugia nel fondamentalismo è una persona che ha paura di mettersi in cammino per cercare la verità. Già «possiede» la verità, già l’ha acquisita e strumentalizzata come mezzo di difesa; perciò vive ogni discussione come un’aggressione personale.

Qui ci fermiamo un poco e facciamo scorrere la pagine del giornale, Repubblica appunto, che presenta le parole del Papa evidentemente facendole proprie. Non ci pare, per amor del vero, di essere di fronte a un pensiero che ammette sfumature, che cerca umilmente la verità mettendosi facilmente in discussione, ma si ha l’impressione di un pulpito che detta l’unica verità esistente e che, anzi, si sente l’unico vero interprete della verità, persino di quella che proclama il Papa. Leggiamo pagine con titoli aggressivi dove ogni pensiero contrario a quello laicista viene interpretato come un aggressione alla dignità di Repubblica (o dell’umanità ma l’identificazione è sempre data per scontata).
Ci sovviene una frase di don Giussani che felicemente si accorda con le parole di Papa Bergoglio: fanatico non è chi afferma la verità ma chi usa la verità come bandiera.
Il possesso della verità di tipo fondamentalista, scrive ancora il Papa, manca di umiltà. Ed è esattamente questo che caratterizza il fanatico, quella mancanza di umiltà che è arrogarsi il diritto di avere per sé la verità come una bandiera.
Quanto al possesso della verità, è chiaro, e il Papa lo dà come per assodato ai cristiani che leggono, che la Chiesa serve l’Unico che possiede la Verità, l’Unico che nel corso dei secoli abbia detto di sé Io sono la Verità.
Sulla base di questo, che è l’ambiente storico culturale e teologico entro il quale leggere le parole del Papa, cara Repubblica, il titolo che hai giustapposto all’articolo raddrizza anche il tiro del tuo giornalismo intollerante.
Davvero basta con i fondamentalismi che pretendono di possedere la verità, avendola come vessillo alle loro teorie. La verità è Cristo e, certo, senza verità, quindi senza rispetto di principi (principi e non valori) non negoziabili, realmente non c’è dialogo, cioè fra noi non c’è quel Logos che ci assicura l’incontro. E non ci potrà essere, come scrive ancora il Papa né bontà né bellezza:
La verità non s’incontra mai da sola. Insieme a lei ci sono la bontà e la bellezza. O, per meglio dire, la Verità è buona e bella. «Una verità non del tutto buona nasconde sempre una bontà non vera», diceva un pensatore argentino.

viaPapa Francesco contro il fondamentalismo di Repubblica.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.