Papa: “Teoria gender espressione di frustrazione che cancella differenze” – Repubblica.it

Bergoglio, nel corso dell’udienza del mercoledì, dedicata oggi al tema della complementarietà tra uomo e donna, mette in guardia: “Rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione”. Francia insiste su ambasciatore gay

CITTA’ DEL VATICANO – “Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa”. Lo ha detto oggi il Papa, nel corso dell’udienza del mercoledì oggi  dedicata al tema della complementarietà tra uomo e donna, come preparazione al Sinodo sulla famiglia del prossimo ottobre. Ma così – ha aggiunto – “rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione”, “per risolvere i loro problemi di relazione l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia”.

E ha insistito: “Come tutti sappiamo, la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, nella lunga scala dei viventi…La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di dio. L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione – nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna. La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo”. Per questo, Papa Francesco esorta gli intellettuali a non trattare il legame matrimoniale e familiare come se fosse un tema “diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta”.

Intanto non si placa la tensione tra Eliseo e Vaticano sulla vicenda dell’ambasciatore Laurent Stefanin, non ancora accreditato presso la Santa sede, probabilmente a causa del suo orientamento omosessuale. La Francia non ha intenzione di indietreggiare: “La Francia ha fatto la scelta di avere un ambasciatore presso il Vaticano e la scelta è caduta su Laurent Stefanini. Questa resta la posizione della Francia”, ha detto  Stéphane Le Foll, portavoce del governo.

Non è la prima volta che Francesco muove una critica del genere: già il mese scorso, in occasione della sua visita a Napoli, incontrando una coppia sposata da 31 anni, aveva definito la teoria del gender “quello sbaglio della mente umana che fa tanta confusione”.

Sulle parole del Pontefice era tornato anche l cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, nella prolusione al Consiglio permanente della Cei a fine marzo: “Il gender – aveva detto il presidente della Cei – si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione ma, in realtà, pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un transumano in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità”.

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