Parte dal Michigan la rivolta contro l’Obamacare

di Marco Respinti14-01-2013

Parte dal Michigan la riscossa contro la riforma sanitaria di Barack Obama, che obbliga i datori di lavoro a fornire gratuitamente i metodi per il controllo delle nascite (contraccezione, aborto, sterilizzazione) ai propri dipendenti sotto forma di assicurazione sulla salute. E tutto inizia con Thomas Monaghan, miliardario e cattolico.

Classe 1937, nato ad Ann Arbor, in Michigan, da ragazzino ha iniziato come pizzaiolo a Ypsilanti, comprandosi un localino con il fratello James. Da lì nel 1960 è nata la Domino’s Pizza, la catena mondiale con più di 10mila locali in 70 Paesi. Oggi Monaghan è un magnate in pensione, fondatore o perno di numerose organizzazioni cattoliche e pro life, finanziatore di numerose altre. Nel 1987 è stato tra i promotori di Legatus, un’associazione di businessmen cattolici decisi a portare la dottrina sociale della Chiesa negli affari e nelle opere. Ma il vero fiore all’occhiello del suo “impero” è l’Ave Maria University, un ateneo cattolico che dal 2003 fa della fedeltà al Magistero il proprio blasone. Diventato in breve tempo un marchio di sicura eccellenza, l’università sorge nella cittadina, creata ad hoc, di Ave Maria, a 27 chilometri da Naples, in Florida. La sua prima sede si trovava in Michigan, che Monaghan ha lasciato per la soleggiata Florida a causa del divieto, imposto dalle autorità locali, al suo progetto di erigere nel campus universitario un crocifisso più alto della Statua della Libertà.

Monaghan ha ceduto la Domino’s Pizza nel 1998 e oggi ad Ann Arbor mantiene un complesso di palazzine e di uffici, che gli fa da quartier generale, le Domino’s Farms.
Ebbene, le sue Domino’s Farms hanno degli impiegati, e Monaghan è il loro datore di lavoro. Tenuto per legge ad assicurare loro la mutua. L’anno scorso, come tutti i datori di lavoro degli Stati Uniti, Monaghan si è trovato improvvisamente di fronte al vero volto di quella riforma con cui la Casa Bianca millanta di voler garantire la tutela sanitaria a tutti con costi bassi e che invece è solo una dispendiosissima (per tutti i contribuenti americani) bugia, che vuole solo imporre ai cittadini ciò che piace all’Amministrazione Obama in tema di economia, salute e morale.
Monaghan si è cioè trovato di fronte a una imposizione – ovvero fornire gratuitamente ai dipendenti i sistemi di controllo delle nascite – violare la quale lo rende perseguibile a norma di legge, che di punto in bianco gli nega il godimento del primo dei diritti costituzionali statunitensi: la libertà religiosa. E così il magnate delle pizze, come tutti i datori di lavoro degli Stati Uniti, si è scoperto obbligato a dover persino pagare il costo di questa grave rivolta messa in atto dal governo di Washington nei confronti della legge fondamentale del Paese.

Cliccare sul link per continuare a leggere: La nuova bussola quotidiana quotidiano cattolico di opinione online – Parte dal Michigan la rivolta contro l’Obamacare.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Americhe. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.