Piccolo Uovo è violenza psicologica | Tempi.it

marzo 11, 2013 Caterina Tartaglione

Ospitiamo l’intervento di Caterina Tartaglione (Sidef) in merito all’invito ai bambini delle scuole materne a partecipare alla rappresentazione ad un teatro di Milano

il-piccolo-uovo_620x410-jpeg-crop_displayIl dibattito sul riconoscimento giuridico delle relazioni tra persone dello stesso sesso ha ultimamente avuto un’attenzione particolare da parte di quei media che tentano di equiparare a tutti i costi il modello educativo fondato sul ruolo del padre e della madre con altre situazioni come le famiglie allargate, le famiglie monoparentali o, con ancora maggior enfasi, le famiglie con due mamme o due papà. Si vogliono presentare nuclei diversi come “famiglie diversamente felici”. Così non c’è da stupirsi se a Milano vengono invitati i bambini delle scuole materne ed elementari (3 -8 anni) ad assistere ad uno spettacolo teatrale intitolato “Piccolo uovo”. Rappresentazione in cui una bambina chiusa in camera sua, come dentro un piccolo uovo, viaggia con la fantasia alla scoperta di tante famiglie “diverse” fino a scoprire quella giusta per lei.

Il Sindacato delle Famiglie raccoglie la preoccupazione di tanti genitori che non intendono sottoporre i propri bambini a questa violenza psicologica sotto una maschera di “rispetto, uguaglianza, diritti e tolleranza” e rivendicano la libertà delle famiglie di poter educare i propri figli secondo principi non imposti ma espressione di ciò in cui credono e di cui fanno esperienza quotidianamente.

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