“Più cuore in quelle mani, fratelli, più cuore ! ( San Camillo de Lellis ). Le Case di Riposo : una tematica dimenticata .

Regola : i servizi pubblici sono necessari e devono essere riveduti con criteri non solo obbedienti allo spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori, moralità, etica, orientati e diretti al bene comune !
Nella storia vi sono personaggi che hanno fatto la storia, ma di cui pochi ne ricordano i “cambiamenti” apportati nel mondo dell’agire, come il caso di San Camillo de Lellis nel campo della cura ed assistenza agli infermi .
Uno dei meriti di questo Santo, Patrono della Sanità Militare, è sicuramente quello di ave avviato una metodologia d’insegnamento nell’arte del servizio verso gli infermi e nella cura delle persone in sofferenza, non per altro si ritiene essere l’inventore della Croce Rossa, sempre presente in ogni situazione sociale .
Soleva ripetere San Camillo de Lellis, dice la storia, che non bastava intelligenza scienza tecnica nell’aiuto alla sofferenza, ma la Fede, restando famosa quella frase : “Più cuore in quelle mani, fratelli, più cuore” !
Nell’era moderna questo nobile e solidaristico concetto di riconoscere il peso della sofferenza è valutato ? Mah !
La partitura “teatrale” e “filosofica” dei Governi che si sono succeduti nella realtà contemporanea, da tempo sta nel perfetto disinteresse verso quelle priorità che il cittadino anela sempre più : non considerate, né valutate .
Vorrei esaminare e soffermarmi, in questo 2013 proclamato “Anno Europeo dei cittadini”  stabilito dalla Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 novembre 2012 sul diritto di cittadinanza nell’Unione e benefici di una serie di diritti, di parità tra uomini e donne, di rispetto reciproco, di partecipazione democratica compreso quello della solidarietà.
Fra altre importanti necessità, soprattutto nel campo della solidarietà e della giustizia sociale, “spicca” la carenza di Case di Riposo, necessità “provocate” anche dall’aumento della popolazione anziana, secondo i dati statistici Istat, che attestano che le persone con più di 65 anni sono oggi il 15% della popolazione e nel 2025 saranno il 25% .
Di fronte a questi “dati”, che costituiscono una grave emergenza sociale, dettati dall’isolamento relazionale di questa “tipologia anziana”, emerge la urgente necessità di garantire una adeguata assistenza a tutta la popolazione  autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei servizi sociali e di quelli sanitari sono notevoli, lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione dell’iniziativa privata.
In una parola, questi anziani, spesso, sono ritenuti improduttivi, per non dire inutili ma fonti di “guadagno”per il privato, sono spesso, pare, oggetto di carenze d’assistenza quando intervengono necessità ospedaliere :
http://digilander.libero.it/cristianiperservire/pdf/Petizione al Parlamento Italiano.pdf
Sulla sanità per stranieri e nella politica d’asilo, che nel 2013 fino al 2020 il Parlamento Europeo dovrà affrontare in conformità UE, “ nessuno sia escluso dai percorsi assistenziali in una ottica di equità e giustizia” ha  affermato il Ministro della Salute Balduzzi ( 2 gennaio 2013 comunicato “Accordo” Stato-Regioni per sanità stranieri).
Siamo d’accordo, Signor Ministro della Salute, per sostenere e consolidare la promozione dei diritti umani, tutela dei beni comuni, costruzione della pace, applicazione dell’art.32 della Costituzione, ma necessita garantire in egual misura anche quelli nei confronti dei n/s cittadini, spesso “traditi”, “dimenticati”, “ignorati”.
Non è eccessivo pensare che per gli stranieri l’assistenza sanitaria è molto “positiva”, mentre per i cittadini italiani è molto “arida”. Sbaglio Signor Ministro della Salute ?
A proposito le provvidenze economiche per invalidi civili, handicappati psichici, ciechi, sordomuti è mediamente di euro 8,30 mensili, pari a 0,28 centesimi scarsi al giorno. (Circolare INPS n.149 del 28 dicembre 2012 ).
E’ equità, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri ? Ci dica : i “tagli” alla Politica dove sono ?
Mentre ogni giorno si “polemizza”, si fanno “congetture”, si ricerca avidamente il “potere”, si “parla” di riforme, (oh! quante se ne inventano, senza concrete soluzioni ! ), i variegati problemi sociali tanto decantati, gravi ed ugualmente urgenti, languono nel nulla da parte della Politica e dei Governi .
Lo Stato Sociale, quello che “dovrebbe” essere pronto innanzi alle necessità della gente e che dovrebbe garantire a risolverle, è assente ! Secondo la n/s Costituzione, (ri-portata sempre quale esempio di bene comune da qualunque Parte Politica !), la solidarietà pubblica e lo Stato Sociale devono essere presenti .
Il dovere, purtroppo, é carente, specie quello tanto decantato di impostazione programmatica e di riforme della società da parte della Politica, mentre dalla collettività sale forte, diffusa e decisa la domanda di solidarietà e di giustizia sociale, fra le quali “spicca” la carenza di Case di Riposo necessarie per persone parzialmente autosufficienti, mentre scarse sul territorio sono le RSA ( Residenze Sanitarie Assistite) per le persone non autosufficienti .
Le Case di Riposo sono lasciate, ripeto, alla speculazione privata in quanto mancano programmazioni e bilanci pubblici che non stanziano risorse finanziarie per realizzare quelle opportune strutture ove possono trovare un sereno e direi sicuro asilo persone anziane, che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione nella perfetta solitudine, quasi una“strisciante eutanasia” ?
Quella “dimenticanza”, quel rivolgere lo sguardo “altrove”, quella “distrazione” da parte della Politica e dal Governo, si tramuta in una sintomatologia emotiva che conduce o può condurre l’anziano alla depressione : primo disordine funzionale della persona, per condurlo ad una fine non certamente umana, una eutanasia mascherata !
Nella meditazione sulla vita, il Beato Giovanni Paolo II° con la XI° Enciclica “Evangelium vitae” esortava la comunità in difesa della vita “ dal concepimento al declino ”, richiamo che sempre perviene dalla Sede Apostolica.
La comunità nazionale, al di là di ogni schematismo, credo politico, movimento d’opinione all’interno di qualunque programma elettorale deve farsi carico dei temi etici che sono pubblici, come nascite, morti, malattie, procreazione, eutanasia, aborto, difesa della vita umana, della dignità di ogni cittadino, dell’emarginazione degli anziani, dei disabili, dei malati terminali, come spesso esortano la Chiesa Cattolica, il Sommo Pontefice ed altre Confessioni !
I servizi pubblici e non, sono necessari, però devono essere riveduti con quei criteri non solo obbedienti allo spending  review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali, etici orientati e diretti al bene comune !
E’ vero che l’ampiezza e la complessità degli interventi da realizzare per le strutture di Case di Riposo richiedono un imponente “sforzo” da parte delle Istituzioni sia sul piano dell’impostazione programmatica che su quello del reperimento delle risorse finanziarie che costano enormi sacrifici al tartassato contribuente italiano, ma tuttavia é utile ricordare che questa n/s società è un coperchio strapieno di buchi, che copre molto poco e sempre meno le realtà e le svariate necessità umane .
Alle volte il cittadino si chiede insistentemente, ma negli sforzi dello spending review ogni tanto viene annunciato un “taglio” agli appannaggi delle “forze politiche ed istituzionali” : non nutriamo alcun dubbio ! I dubbi ci vengono nel momento della esecutorietà di tali “tagli” ! Ma avvengono ? dove  e quando ? Nessuno “parla” !
“Nulla dies sine linea” ( Plinio, Scrittore latino – Storia Nat., 35 ) “ non vi è giorno senza una linea”; come dire : non passa invano giorno applicato per raggiungere la perfezione e progressione del bene comune. Ma è così ?
Non basta denunciare truffe, sperperi, corruzioni, concussioni, anomalie amministrative ed ogni sorta di reati penali che ci elargiscono in ampi spazi i mass media quasi ogni giorno, è necessario che il “cambiamento” (parola magica e di moda !) sia frutto di una riflessione collettiva e non sotto la non impossibile ondata di giustificata protesta popolare ( anche  quella silenziosa ! ).
Quei “cattolici” impegnati in politica, smarriti, indecisi, dimentichi del principio della Dottrina Sociale della Chiesa che è il rispetto della dignità della persona umana, che non hanno più o non sanno dare un punto di riferimento a cui “aggrapparsi”, che sono molto “ tiepidini ” in fatto di concreta solidarietà (mah! ), che sono alla ricerca di una “nuova stagione in politica”, devono “diffondere” e richiedere e programmare ai diritti anche i doveri, alla ingiustizia la giustizia, alle “storture” la verità, alla corruzione l’onestà, alla eguale dignità verso l’homo sapiens .
Questi “cattolici”, che a volte fanno “orecchie da mercante” e sono “ciechi” della realtà, “sordi” alle necessità, devono “scegliere” la via migliore verso la coerenza, soprattutto, nel sostenere la solidarietà che non è né deve essere quella della superficialità esteriore e delle parole vane ( troppo spesso”usate” in difesa della famiglia o della gente ! ), ma d’impegno e di traino per rimodellare la società secondo, ripeto, valori etici e principi civili.
Nell’opinione pubblica è evidente che prevale la protesta, ma non è morta la speranza di rigenerazione,( altra parola molto stranamente “usata”) perché si sono accavallati problemi tanti ed urgenti, come anche le Case di Riposo.
Nello “Anno della Fede”, agli insegnamenti di San Camillo de Lellis, al Magistero della Chiesa Cattolica e non  Cattolica, ricordiamoci del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI° inviato a tutti ricordando, “incoraggio la comunità ecclesiale ad essere attente ed accoglienti verso questi n/s fratelli e sorelle “ e fra “gli ultimi tra gli ultimi, i più deboli, emarginati i quali sono da vedere non come un carico di pietà e dolori” ed “ai Governanti di tutelare le persone con disabilità ed a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società” ( Angelus – Piazza San Pietro dai Palazzi Vaticani 2 dicembre 2012 ).
E’ tempo di buttare in terra la maschera dell’ipocrisia, per vedere risplendere la faccia della realtà e come disse il Censore romano, vista la floridezza riconquistata dai Cartaginesi dopo la seconda Guerra Punica concludeva tutti i suoi discorsi in Senato ripetendo “Carthago delenda est “ ( Cartagine deve essere distrutta !), non distruggiamo la società, non distruggiamo la solidarietà, non distruggiamo il bene comune, non illudiamo la gente !
E con le sante parole del Beato Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza !

  Previte

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