Può trovare posto nelle riforme quella del disagio mentale, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri prima della fine della 17° Legislatura ? Ma la “situazione drammatica dell’uomo contemporaneo” non ha trovato rilievo nel comunicato finale del Meeting di Rimini !

Con il prossimo 13 maggio 2014 saranno trascorsi 36° anni dalla emissione della legge 180 e 833, “leggi” che hanno chiuso i “manicomi” senza predisporre strutture alternative per la prevenzione, cura ed inserimento sociale (?) dei sofferenti psichici.

 

La malattia mentale è una della cause di disagio sociale che più preoccupa il cittadino del nostro Paese, mentre restano invariate le necessità delle vecchie e nuove cronicità che richiedono, anche, interventi ad alta protezione sanitaria e legislativa.

 

La paura e l’angoscia aumentano di pari passo, cresce diventa forte e sempre più sentito il bisogno di protezione che nasce da un senso culturale e psicologico di insoddisfazione e delusione per l’assenza di quelle norme giuridico e legislative di riferimento che danno al cittadino la sensazione di essere “protetto, cioè di avere una sicurezza anche quando cammina nelle strade delle n/s città e dei n/s paesi, che oggi, 2013, anche se in maniera marginale avviene .

 

Purtroppo la nostra società,la gente comune,il cittadino qualunque non si sente tutelato dalle Istituzioni, perché esiste solo la demagogia sommaria e le inutili litigiosità politiche, trascurando totalmente le necessità prioritarie del  genere umano..

 

Signori della Politica : manca nelle Istituzioni la capacità di vero ascolto delle priorità !

 

Il tempo ha fin’ora dimostrato, in questo ambito sanitario, che sono passati  anni e le risposte a quelle”evenienze”avanzate ogni qual volta e da qualunque parte esse provengono, sono comunque portate ad ottenere risultati del tutto parziali e spesso irraggiungibili.

 

 Ma “ non è una situazione drammatica dell’uomo contemporaneo “ quella che insiste in Italia, “cosa” che non è risultata dal comunicato finale del Meeting di Rimi, dal quale ci aspettavamo più rispetto verso questi desaparecido della n/s civiltà ?

 

Resta il fatto che la scienza medica e la ricerca scientifico-farmacologica ( ampiamente auspicate) fin’ora  non hanno raggiunto traguardi vittoriosi e visibili nel miglioramento della salute di questi “malati”, anche perché scarseggiano strutture e modalità d’intervento più approfondite.

 

In questi frangenti restano dimenticati quanti drammaticamente “vivono”ora per ora minuto per minuto vicino al “malato” impotenti, sfiduciati,  a volte comicizzati, ma non rassegnati!

 

Ci aspettavamo, inoltre, che le Istituzioni Italiane, in questo 2013 “Anno Europeo dei cittadini” all’unisono con i dettami della Costituzione Europea (il cui principio fondamentale è la difesa della dignità dell’uomo), un’ impegno sollecito verso la soluzione legislativa, rapida e concreta per dare  una “sistemazione” a questo disagio sociale, ricordando che i “ Trattati Europei hanno creato il concetto di cittadinanza europea “, cioè beneficare, tra altre, di una serie di diritti inclusi quelli di presentare petizioni al Parlamento europeo .

 

Vista la inadeguata attenzione della Costituzione Europea che rimarca la parola disabilità (art:86), ma che non comprende specificatamente l’handicap mentale, l’Associazione “Cristiani per servire” anche in virtù del principio della sussidiarietà ha inoltrata formale richiesta al Parlamento Europeo con Petizioni per una Direttiva o Risoluzione Comunitaria, necessaria per creare una legge comunitaria uguale e con la stessa valenza in tutti gli Stati membri della UE, pur lasciando loro l’organizzazione dei servizi . Vedremo, ( se vivrà !) , se il Governo Letta nel prossimo semestre europeo farà qualche cosa !

 

Costernazione ed indignazione pervade nell’opinione pubblica per i diversi “episodi” creati da menti psichicamente malate che avvengono quasi ogni giorno, specie quelli verso stupri, violenze tra adolescenti ed aggressività tra consanguinei dove spesso ci scappa il morto! Non essere sensibili a questi problemi significa deludere sempre le aspettative della società.

 

Questi “cittadini”, da molti anni, attendono quei diritti legali ed anche quelli di rispetto umani che costituiscono la ragione profonda ed il motore propulsivo per il miglioramento della loro condizione di vita, l’inalienabile dignità quali persone umane ed il godimento di protezione per la vita e la salute .

 

Cosa ri-chiedere al Governo Letta in questo presunto fine della 17° Legislatura.

 

Bisogna  tenere conto e quindi prioritario quanto abbiamo richiesto nelle n/s Petizioni n. 31 al Senato della Repubblica (Commissione XII° ) e n. 307 alla Camera dei Deputati ( Commissione XII°), per una legge-quadro nazionale, che poi ogni singola Regione l’adotta a secondo delle situazioni locali, ancora una volta ri-proponiamo alle Istituzioni :

 

1.) rivedere la legge Basaglia in soli due punti :

 

a.)    l’autorizzazione al trattamento sanitario obbligatorio anche in assenza del consenso del paziente, almeno in determinate condizioni.

b.)    la realizzazione di strutture territoriali di Riabilitazione di lunga durata per i casi più difficili da riabilitare, onde evitare che sulle famiglie gravi un carico insostenibile di disagio, costi e pericoli.

Queste due modifiche, con le dovute garanzie del rispetto del paziente e dei suoi familiari, non hanno purtroppo trovato l’attenzione di nessuna parte politica-legislativa, per cui il Testo Unificato Burani Procaccini concordato con tutte le parti politiche si è arenato in Parlamento nel 2005 e da allota tutto tace ! ;

 

2.) la competenza di istituire Servizi di Riabilitazione territoriali e Servizi di vicinanza, che consentono di rilevare precocemente comportamenti anormali di pazienti noti o di persone ignote, è una competenza regionale. Purtroppo per la psichiatria si continua ad investire poco, malgrado l’evidenza che questa è un’area di disagio estremamente critica ed in aumento, legata fra altro alla senescenza in forme miste ancora più complesse.

 

3.) l’aspetto sanitario è solo una parte del “problema”, in quanto l’aspetto sociale è altrettanto se non più importante. Il definire sostegni economici alle famiglie che si gravano dell’assistenza ai pazienti con handicap mentale, cioè il Fondo Dopodinoi, l’inserimento lavorativo e di sostegno con mediazione tra Azienda e paziente, il sostegno scolastico ecc., sono temi che competono ad altri Ministeri e che non sono mai stati affrontati in maniera decisiva.

 

4.) la prevenzione in età scolare dei disturbi del comportamento e delle psicopatie in Italia non viene fatta, malgrado si sappia che questa azione preventiva può consentire di affrontare le psicosi ( malattie del sistema nervoso dovute a causa congenite – nascita prematura, difficoltà respiratorie, lesioni celebrali ), mentre le nevrosi o turbe psichiche non psicotiche (sono la  facile irritabilità, difficoltà motorie, totale mancanza di fiducia negli adulti, paura di andare a scuola o di stare insieme ai coetanei ) ed in particolare la schizofrenia in modo migliore e più efficace.

 

Per fare questo è necessario aprire un Tavolo Tecnico composto da rappresentanti dei vari Ministeri, delle Regioni e del volontariato, onde fare una proposta condivisa data l’attenzione massima che, non solo in Italia, è riservata al tema del disagio mentale.

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri: ce lo dica con tutta franchezza e con lealtà : trova posto nel quadro delle riforme un provvedimento legislativo di riforma della legge sulla malattia mentale prima della fine della 17° Legislatura ?.

 

La sola “cosa certa”, Signori della Politica, che resta a questi inermi concittadini colpiti da handicap psichico, è la speranza che la sconfitta fin oggi 2013 registrata, sia un domani di sincero rispetto e lucido realismo !

 

E con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti con speranza !

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire  

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