BRUXELLES – Ci sono anche le Pussy Riot, celebri per le forti critiche al regime di Putin in Russia, tra i candidati al premio Sakharov di quest’anno, assegnato dal Parlamento europeo per ricompensare le personalita’ che si sono distinte per la difesa dei diritti umani e della liberta’ di espressione. ”Con il loro impegno le Pussy Riot sono riuscite a infrangere il muro di cemento del sistema dispotico e autocratico russo”, ha spiegato l’eurodeputato tedesco dei Verdi Werner Schulz, che fa parte del gruppo di 46 parlamentari che sostengono la candidatura della band punk anti-Putin. I nomi delle personalita’ in lizza per il premio sono stati ufficializzati oggi a Bruxelles e, fra questi, ci sono anche attivisti provenienti da Bielorussia, Pakistan, Ruanda e Iran. Gli eurodeputati sceglieranno i tre finalisti il prossimo 9 ottobre e, poche settimane dopo, verra’ annunciato il nome del vincitore che sara’ premiato durante la sessione plenaria del parlamento Ue a Strasburgo il 12 dicembre. Nel 2011 il premio Sakharov era stato assegnato a cinque attivisti della Primavera araba.
Fonte: Pussy Riot tra candidati a premio Sakharov – – ANSA.it.
