L’incontro francescano, giunto alla sua IV edizione si terrà a Rimini dal 28 al 30 settembreSante Altizio
“Questo Festival è una pazzia, una vera straordinaria follia”, lo ha detto frà Giordano Ferri, frate cappuccino e accento emiliano, una delle anime di questo quarto appuntamento.
La “follia”, del resto, è uno dei pilastri del francescanesimo. Lo era alle origini, lo è ancora oggi. Ci vuole coraggio a scendere in piazza e declinare il messaggio francescano nell’era dello smartphone. “E’ vero, ma se non fosse così, che gusto ci sarebbe?”. Vero.
Quindi le piazze del centro storico della città romagnola saranno invase da suore e frati francescani provenienti da tutta Italia. Cappuccini e conventuali compresi.
Più un piccolo esercito di giovani e meno giovani della gioventù e del movimento laicale francescano.
Dopo tre anni a Reggio Emilia, San Francesco si insedia nella capitale dell’estate italiana. “E’ il luogo dell’accoglienza – aggiunge frà Giordano – per definizione. Rimini per due edizioni sarà la piazza di tutti i francescani italiani”.
Poi traslocherà di nuovo. Gli organizzatori hanno scelto una pazzia itinerante. “E’ più contagiosa”, precisa frà Giordano.
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