L’Iraq è colpito da un emiro (Abu Bakr al Baghdadi) che decapita in nome della religione. E’ quanto sostiene il religioso musulmano iracheno Iyad Gamal al-Din in una trasmissione televisiva irachena andata in onda lo scorso 7 ottobre. Secondo lo sheikh “tutte le comunità pacifiche del Paese come cristiani, yazidi sono state cacciate in nome dell’Islam” e vi sarebbero molti esempi nella storia che dimostrano l’utilizzo della religione per cacciare o schiavizzare altre popolazioni. “Il Corano imposto con la spada – spiega – è molto più pericoloso della tecnologia nucleare, questo non riguarda solo l’era moderna, ma anche i secoli passati”.
A una donna cristiana sfollata che chiede se dietro l’Isis vi sia un progetto politico, il religioso ribadisce che purtroppo quanto sta accadendo alle minoranze irachene sta avvenendo proprio in nome dell’Islam anche se nel Corano non vi è nulla di tutto ciò: “In passato un principe musulmano venne in Iraq dalla Tunisia e portò con se circa un milione di giovani ragazzi per venderli come schiavi e circa 300mila bambine fra i sei e i cinque anni per essere vendute come serve. 1,3 milioni di bambini sono stati strappati alle loro famiglie per essere venduti come schiavi. Dov’è il passaggio in cui Maometto ha dato questo messaggio? Dove ha detto che è giusto rendere schiava la gente in nome della religione?”. “Dio – ha aggiunto – è l’unico che può giudicare e separare il bene dal male, il dovere dello Stato è garantire a tutti sicurezza per tutti i cittadini senza distinzione dei fede”.
Lo scorso 19 luglio a Mosul lo Stato islamico guidato da Abu Bakr al Baghdadi ha decretato l’espulsione dei cristiani dalla città, dopo aver marcato nei giorni precedenti le loro case con una “n”, che sta per nazareni, seguaci di Cristo. Per terrorizzare i residenti i miliziani hanno assaltato gli edifici religiosi, bruciato statue e attaccato anche l’antico monastero del IV secolo di Mar Behnam, sulla cui sommità svetta ora al posto della croce la bandiera nera dell’Is. Lo Stato islamico ha cacciato e perseguitato tutte le minoranze non sunnite in particolare la setta degli Yazidi, ma anche sciiti e mandei.
Simone Cantarini
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