«Schierati? Sì, sui valori Votare per persone affidabili» | Chiesa | www.avvenire.it

Tra tutti i varchi possibili, ha scelto la «porta stretta». Né portoni né altri passaggi più comodi. E questo in nome della verità e della difesa dell’uomo, anche e soprattutto nell’agorà pubblico. Una porta stretta che, ha spiegato il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, significa «proporre una parola autorevole anche su questioni che attengono all’ordine sociale e politico, quando sono in gioco i valori fondanti della convivenza civile». E pazienza se si tratta di «una voce fuori dal coro», come l’ha definita il cardinale Angelo Bagnasco». La Chiesa infatti è vicina alla gente e per questo il suo parlare «non è mai ingerenza – ha aggiunto il presidente della Cei –, ma uno stare dentro la vita degli uomini e delle donne di oggi».

Sono alcuni dei passaggi fondamentali con cui i due porporati hanno presentato ieri il libro che raccoglie cinque anni di prolusioni all’assemblea generale e al consiglio permanente della Cei da parte di Bagnasco. Discorsi pronunciati nell’Aula grande dell’Auditorium della Conciliazione, gremita da 1800 persone, attente a cogliere non solo i contenuti del volume (La porta stretta, Cantagalli editore, 438 pagine, 19 euro), ma anche i numerosi riferimenti all’attualità.

A proposito delle ormai imminenti elezioni, ad esempio, se Bagnasco ha ribadito – parlando con i giornalisti, a margine dell’incontro – che «la Chiesa non si schiera, perché il suo schieramento sono i valori etici», il segretario di Stato vaticano ha espresso lo stesso concetto in un passaggio chiave del suo intervento. Porta stretta significa in questo caso che «la forma più concreta per cambiare o migliorare la società è la partecipazione al voto col quale esprimere il proprio discernimento che confermi l’affidabilità dei programmi e delle persone che li sostengono». Infatti, «tra chi vorrebbe che i Pastori rimanessero silenti in una neutralità asettica che non disturbi, e chi invece chiede che la Chiesa si pronunci in favore dell’uno o dell’altro schieramento – ha detto il cardinale – si profila la porta stretta dell’esortazione e del discernimento, perché prevalgano in tutti le istanze veritative, il senso del bene comune e la forza di porre sempre al di sopra degli interessi personali o di fazione, quelli dell’intera compagine sociale».

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