Oltre 45 chiese distrutte o sotto il tiro dei ribelli siriani. Lo rivela il patriarca melchita Gregorio III Laham, in un’intervista all’agenzia libanese al-Nashra. Il prelato sottolinea che se “l’occidente vuole ottenere qualche risultato deve smettere di inviare armi ai ribelli. La Siria ha bisogno di pace”.
“Ho lanciato un appello per la riconciliazione fra i siriani – dichiara l’arcivescovo – ho spiegato all’opposizione che sono pronto ad offrire loro protezione all’interno del patriarcato”.
Gregorio III sottolinea che i cristiani sono in pericolo nel Medio oriente, anche se essi non rappresentano una minaccia per nessuno. “La regione – spiega – rischia di diventare monocolore, settaria, nel quale vi sarà un conflitto solo interno all’islam (sunniti e sciiti)”.
“Lo scorso 7 ottobre – continua – il papa ha chiamato tutto il mondo a digiunare e pregare per la pace in Siria interrompendo le manovre per bombardare il Paese”. Il patriarca nota che da quel giorno il mondo è cambiato e una conferenza di pace è divenuta via via più concreta, tanto che ora si sta preparando un tavolo dei negoziati a Ginevra.
“Posso dire – afferma – che il papa ha fatto un vero e proprio miracolo, e noi come cristiani dobbiamo ricoprire lo stesso ruolo per prevenire una crisi del mondo arabo e salvare le altre popolazioni dal disastro. Insieme ai cristiani siriani anche il Libano ha un ruolo nel portare avanti questa riconciliazione”.