Siria: è il giunto il momento di andarvene

Elezioni in Siria: vince il partito al governo, ma gli oppositori non vanno a votare. Intanto i cristiani a Homs sono un bersaglio e la Chiesa rischia di uscirne decimata.

Immaginate di vivere a Homs (città a nord di Damasco), in un’area in cui i cosiddetti combattenti per la libertà stanno entrando… Siete in casa vostra. Ad un certo punto sentite i colpi di armi da fuoco in lontananza. Poi l’esplosione di bombe sempre più vicine. Le urla della gente. Riuscite ad immaginare l’effetto che ha una cosa del genere? E poi, una notte, bussano alla tua porta e senza esitazioni fanno irruzione in casa tua e ti dicono: Stiamo prendendo possesso di questa zona, quindi è giunto il momento per voi di andarvene”, è il racconto di una fonte di Porte Aperte riguardo gli eventi che molti cristiani stanno vivendo a Homs, in Siria.

Nonostante la guerra civile in atto e le migliaia di vittime, è tempo di elezioni in Siria. Una notizia Ansa di pochi minuti fa riporta una schiacciante vittoria del partito Baath, al potere da mezzo secolo, per capirci vincono coloro che sono al potere in questo momento, Bashar al Assad compreso. Ma va detta una cosa essenziale: le opposizioni, certe dei brogli e della non democraticità di queste elezioni, avevano spinto coloro che protestano contro il regime a boicottare i seggi in segno di protesta contro i tantissimi morti causati dalle armate del regime di Assad. Un convoglio di osservatori ONU è stato attaccato, mentre proprio oggi 2 bombe sono esplose a Damasco, uccidendo anche dei bambini.

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