Siria, i vescovi rapiti per ritorsione da jihadisti ceceni – Vatican Insider

Dopo l’attentato di Boston e l’uccisione di uno dei killer ceceni è questa l’ipotesi più accreditata. Ieri la notizia della liberazione poi non confermata

Il rapimento dei due arcivescovi ortodossi in Siria è una «ritorsione da parte di terroristi jihadisti ceceni” che combattono con i ribelli anti-Assad per l’uccisione di uno dei due ceceni responsabili degli attentati di Boston e l’arresto dell’altro da parte della polizia americana. Lo scrive oggi il quotidiano turco Sabah. I due prelati, il siriaco-ortodosso Yohanna Ibrahim e il greco-ortodosso Boulos Yaziji, sono stati catturati lunedì a 30 km dal confine con la Turchia mentre rientravano in auto verso Aleppo. Il loro autista è stato ucciso dai rapitori. Nella giornata di ieri erano state diffuse notizie riguardanti la loro liberazione, notizie che però non sono state confermate.

Già ieri l’agenzia ufficiale Sana, citando fonti della chiesa ortodossa siriana, aveva anticipato che a rapire i due vescovi erano stati «terroristi ceceni della Jabhat an Nusra», il gruppo che di recente ha affermato di esser parte di al Qaida. In tutti i suoi comunicati, la Nusra non ha mai affermato di avere come obiettivo la comunità cristiana né tantomeno le sue gerarchie.

Secondo l’agenzia Sana, i due vescovi sono stati rapiti a Kfar Dael, località a est di Aleppo. A Kfar Dael non esiste un comitato di coordinamento degli attivisti anti-regime, circostanza che indicherebbe che quella località non è solidale con la rivolta anti-regime.

E i vertici della Coalizione nazionale delle opposizioni siriane in esilio avevano ieri affermato che in seguito a un’inchiesta condotta sul terreno a rapire i due vescovi sono stati elementi vicini al regime del presidente Bashar al Assad. Il vescovo Ibrahim aveva di recente preso esplicitamente le distanze dal regime di Damasco.

Intanto, nella giornata di martedì 23 aprile, sulla vicenda dei religiosi sequestrati è stato stilato un comunicato dal Patriarca greco-ortodosso di Antiochia Yohanna X Yazigi e dal Patriarca siro-ortodosso Mar Zakka I Iwas. La nota contiene una supplica ai rapitori affinchè rispettino la vita dei rapiti, “astenendosi da ogni violenza che non è utile se non ai nemici della nostra patria”; Un appello a abbandonare “tutto ciò che permetta o favorisca il conflitto confessionale e di parte tra gli appartenenti ad una stessa patria”; un invito rivolto ai “nostri concittadini, di tutte le confessioni islamiche, a lavorare insieme, gli uni con gli altri, in modo da dimostrare che ci rifiutiamo di considerare l’uomo come un prodotto da acquistare o vendere, uno scudo utile nelle guerre, o una merce politica o finanziaria”.

Fonte: Siria, i vescovi rapiti per ritorsione da jihadisti ceceni – Vatican Insider.

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