Monsignor Zenari lancia l’allarme a Radio Vaticana. Contatti costanti con autorità e confratelli delle differenti chiese per trovare una soluzione alla crisi.
Redazione
Ancora preoccupazione per le suore del monastero greco-ortodosso di Santa Tecla a Maalula, in Siria, che nei giorni scorsi sono state prelevate con la forza da un gruppo di uomini armati.
“Purtroppo ultime notizie non se ne hanno: risalgono ancora all’altro giorno”, afferma ai microfoni di Radio vaticana il nunzio apostolico a Damasco, monsignor Mario Zenari. “Sono in contatto con il Patriarcato greco-ortodosso qui a Damasco.
Il 3 sera la superiora di questo gruppo di suore, che sono state forzate a partire dal convento di Maalula, ha potuto mettersi in comunicazione con un ecclesiastico dello stesso Patriarcato e, in una brevissima comunicazione, ha detto che stanno bene. Le religiose erano state ‘obbligate a partire’ – usiamo questo termine, perché non si sa ancora come definire ciò che è avvenuto – nel primo pomeriggio del 2 dicembre”.
La stampa siriana ha riferito che queste persone, che hanno portato via con la forza le monache, vorrebbero usare le stesse suore come scudi umani… “Potrebbe essere”, risponde l’ambasciatore del Papa, “però è difficile dire per quale scopo abbiano fatto questa azione. Non si sa ancora. E questo rende un po’ inquieti: almeno da quello che è a nostra conoscenza non hanno manifestato che cosa vogliano ottenere con tale gesto deprecabile.
C’è da dire che tutto ciò, anche se ha certe caratteristiche un po’ diverse, fa pensare ai due vescovi ortodossi di cui non si sa niente ormai da sette mesi e ai tre sacerdoti dei quali pure non si sa nulla. Non so se sia la stessa strategia, che cosa vogliano o se ci siano magari trattative che noi non conosciamo. Non abbiamo nessun’altra notizia”.
Fonte: Siria, Nunzio apostolico “inquieti per suore e altri rapiti” – Vatican Insider.
