SLA e l’Ice Bucket Challenge!

Nel clima “torrido” in cui si trova oggi l’Italia al sud ed in quello “pazzo” al nord, è spuntata una moda, la “Ice Bucket Challenge”, vale a dire gettarsi addosso un secchio d’acqua gelata .
Tutto questo in Italia per evidenziare in rilievo una grossa malattia : la SLA ( Sclerosi laterale amiotrofica) .
Questa malattia, secondo la scienza medica, è degenerativa e colpisce più gli uomini che le donne, a livello della corteccia cerebrale.
Insomma una indesiderata e cattiva malattia !
In tempi non lontani vi è stata una forma di protesta da parte di costoro colpiti da questo grave disagio sociale, attuabile con la sospensione dell’alimentazione o peggio la minaccia di suicidio in diretta, o il rifiuto di ossigenazione, in quanto il SSN non poteva continuare a dare una sovvenzione .
Il parziale aiuto alle famiglie (?) dallo Stato sociale, la frequente emarginazione delle persone anziane e malate, hanno contribuito in tale maniera a considerare che quelle persone hanno subito una maggiore difficoltà nella vita quotidiana, non esclusa la tentazione di ricorrere spesso all’eutanasia : budget del ricoverato .
Certamente non è quella forma di protesta già enunciata in passato, il “meccanismo” necessario anche se virulento sia per il riconoscimento di questa malattia molto grave e sia per quello per il riconoscimento e la prosecuzione di quelle sovvenzioni per la cura in famiglia di cui il Governo non concede .
Tutti pensiamo che una protesta, seppur con un fondamento umano e prioritario, non possa e non deve motivazione per togliere una vita, perché la vita è un dono dato da un Essere Sopranaturale per i non credenti e donata dal Salvatore Gesù per i cristiani .
Le giuste richieste dei malati di SLA sono necessarie ed al pari di altre necessità, in quanto rientrano fra quei compiti di tutela che lo Stato Sociale deve “dare” a tutti, ai sensi dell’art.32 della n/s Costituzione, soprattutto imperativo per quei cittadini deboli, malati ed indifesi, garantendo le cure a casa od in ospedale dal concepimento fino alla morte naturale, ( altro che togliere i posti letto ospedalieri ! ).
Comunque è auspicabile che quanto avviene con l’”Ice Bucket Challenge”, anche attuato da artisti, atleti e da politici, inducano il Parlamento ed il Governo ad adottare misure serie e concrete, per la prosecuzione di quegli aiuti necessari ed indispensabili per la cura di questa malattia. Lo auguriamo di cuore !
Pur tuttavia, mi sia permesso, si deve pensare che il mondo della disabilità non è solo il problema SLA, ma formato da coloro che portano nel corpo e nello spirito carenze di salute e non di una sola manifestazione .
Per le famiglie, poi, in cui insiste un malato, un disabile, una persona in tarda età, o peggio in condizione di un possibile fine vita, sono urgentissimi problemi scottanti e difficili per attuare la cura e l’assistenza, come sono molto necessari per il sussistere di quella incertezza del dopo di colui/ei che in atto sostengono il peso dell’assistenza e non hanno una sicurezza, convinzione e tutela sui vari tempi assistenziali e quotidiani che il proprio familiare dovrà affrontare quando resterà solo !
Allora oltre che “pensare” ai finanziamenti in vita per tutti i disabili, per la loro salute, per la loro cura, sarebbe necessario ed importante un Fondo, detto dopodinoi da me “suggerito” a tutti i Governi ed Assemblee Legislative italiane ed europee, dove dovrebbero confluire quelle parti di patrimonio, risparmi, beni immobili o mobili che in eredità andrebbero ai sofferenti psico-fisici, ivi compresi i malati di Sla .
Questo Fondo, anche costituito da finanziamenti dello Stato, dovrebbe essere gestito da un Ente Pubblico che costituisce una regolare continuità che “altri” ( Curatore, Tutore, Amministratore di Sostegno non possono fisicamente garantire ed attuare nella prosecuzione ) ed in passato i 150 milioni di euro derivanti dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione del Dopodinoi approvato dalla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nel maggio 2012 è stato respinto dal Governo Monti (Sottosegretario per le politiche sociali dott.ssa Cecilia Guerra ) . Questa è stata una grossa discriminazione !
Chiediamo alla società, allo Stato, al Governo in carica con una ragionevole chiarezza a farsi carico di tutti i temi etici che sono, tra altri, procreazione, eutanasia, difesa della vita umana, della dignità di ogni cittadino, dall’emarginazione degli anziani, dei disabili fisici, degli handicappati psichici, dei malati terminali, degli ammalati di Sla, di tutto il mondo della sofferenza e non solo quella “difesa” a senso unico dei n/s amici a quattro zampe o delle singole malattie invalidanti .
Quindi il Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, anche se ha aderito ad attuato gettarsi addosso una secchio d’acqua gelata, ciò nonostante deve considerare, anche, il futuro di quanti, disabili fisici, handicappati psichici, persone invalidate sono e saranno senza famiglia od assistenza e non gettare sulle loro spalle un ulteriore pietoso fardello, dopo il misero budget del 0,4% destinato per le spese sociali, dimostrando uno Stato sordo, irresponsabile, discriminatorio, antidemocratico, dato il balletto delle cifre che continuamente cambiano !
Questo Dopodinoi consentirebbe ai diversamente abili la “sopravvivenza”, compresi i malati di SLA, ai quali sollecitiamo la prosecuzione, di cuore,di quei provvedimenti finanziari atti alla cura in famiglia .

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !”

Previte

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