Sondaggio in America. Il 58% è favorevole alle nozze gay | No Cristianofobia – Osservatorio sulla Cristianofobia nel mondo

È il Washington Post-ABC News a fornire i dati. Per la prima volta nella storia degli Usa c’è il sorpasso di chi non è contrario alle nozze per coppie omosessuali.
Il trend è cresciuto negli ultimi anni. Nel 2006 il dato era esattamente speculare, con il 58% contro e il 36 a favore. Ma ancora nel 2010 chi si opponeva era in maggioranza.
Nel 2013 sono i giovani fra i 18 e i 29 anni a fare massa, con un picco dell’81% in favore.
Ma un 44% di sì fra le persone dai 65 anni su la dice lunga su come si stia cambiando il modello culturale americano.

***
19 marzo 2013
Il 58% degli americani: sì alle nozze gay. E’ massimo storico

Lo rivela un sondaggio Washington Post-Abc News. Fino al 2010 gli oppositori erano decisamente in maggioranza

 

Roma, 19 mar. (TMNews) – Il sostegno degli americani verso i matrimoni tra persone dello stesso sesso è cresciuto consistentemente nell’ultimo anno, fino a raggiungere la cifra record del 58 per cento. Lo ha riferito un sondaggio del Washington Post-ABC News.

 

Un numero che riflette un notevole – e notevolmente veloce – cambiamento di posizione dell’opinione pubblica su una delle questioni più emotive e controverse dell’ultimo decennio. Fino al 2010 chi si opponeva alle nozze gay era decisamente in maggioranza, nel 2006 addirittura con una margine del 22 per cento (58 per cento contro 36). Sette anni dopo, il quadro si è invece capovolto.

 

Il cambiamento di opinione – sottolinea il Washington Post – riguarda tutte le classi politiche e le fasce d’età. L’81 per cento degli adulti tra i 18 e i 29 anni dice di approvare le unioni omosessuali e anche se questa percentuali scende al 44 per cento tra le persone dai 65 anni in su, entrambe queste cifre sono alte.

 

Int7

 

Fonte: TMNews

Fonte: Sondaggio in America. Il 58% è favorevole alle nozze gay | No Cristianofobia – Osservatorio sulla Cristianofobia nel mondo.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Americhe. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.