Spagna, vietato parlare di Natale nelle scuole delle Asturie – Vatican Insider

Il governo regionale invia una circolare agli istituti chiedendo che dal calendario scolastico venga soppresso il riferimento alla Natività sostituita da “Vacanze d’inverno”

Marco Tosatti

Il governo del Principato delle Asturie ha deciso di contribuire all’eliminazione delle radici culturali cristiane dalla Spagna. E in particolare, la Responsabile dell’Istruzione del governo regionale, Doña Ana González Rodríguez, ha emanato una circolare, inviata a tutte le scuole che ricadono sotto la sua giurisdizione, chiedendo che sopprimano la dicitura “Natale” e “Settimana Santa” dal calendario scolastico.

La signora Gonzalez impone che la vecchia dicitura, che ricorda la religione cristiana, venga sostituita con qualche cosa che possa essere accettabile per tutti, anche i non cristiani. Per esempio  “Vacanze d’inverno” e “Vacanze del secondo trimestre”.

Il problema è che la decisione è stata presa in maniera unilaterale , senza consultare né gli istituti interessati, né tantomeno i genitori. Naturalmente l’Osservatorio per la Libertà Religiosa e di Coscienza, (OLRC) ha inviato alla Consigliera Gonzalez una richiesta affinché tenga conto del sentimento comune e del rispetto verso le tradizione, e la esorta a impegnarsi integralmente a lavorare all’educazione globale dei giovani, così necessaria al momento attuale. “Brillante trovata della signora Gonzalez, con cui pretende dimenticare le radici cristiane della Spagna” ha commentato Maria Garcìa, portavoce dell’ORLC.

Secondo il governo socialista del Principato delle Asturie, questa decisione è stata presa per “non ferire sensibilità”. “Si sono sempre chiamati Natale e Settimana Santa, e nessuna sensibilità è stata ferita – è stato il commento dell’ORLC. – Però questa settimana del nulla, la Consigliera del governo delle Asturie si è immaginato di poterla fare, senza consultarsi con i protagonisti della comunità educativa. Qui all’ORLC non capiamo perché si possano ferire sensibilità, e chiediamo a Doña Ana González che ci spieghi le sue ragioni”.

E continua Maria Farcìa: “Per tutto questo, l’ORLC esorta la Consigliera a rinunciare alle sue aspirazioni laicista, dal momento che la Spagna è un Paese con radici cristiane che non si possono dimenticare dalla notte alla mattina”. Fra l’altro, è da notare che proprio dal Regno delle Asturie partì, molti secoli fa, il processo di riconquista del territorio iberico invaso dai musulmani provenienti dall’Africa.

Il governo socialista asturiano imita d’altronde quello che sembra essere un tentativo di molti socialismi europei.  In Belgio nelle settimane passate è stata forte la polemica contro una circolare ministeriale che proibiva di parlare di “Vacanze di Pasqua”, e cambiava quel nome con quello di  “vacanze di primavera”. Anche in questo caso la giustificazione era quella della “laicità” delle istituzioni pubbliche che non devono “urtare” gli immigrati non cristiani.

Così il congedo di Ognissanti a novembre si chiamerà “congedo di autunno”; le vacanze di Natale diventano le “vacanze d’inverno” e perfino Carnevale viene messo in un angolo per fare spazio a un “congedo di relax”. Nazionalisti fiamminghi e valloni hanno denunciato l’ennesimo tentativo di distruggere l’identità cristiana del Belgio.

Fonte: Spagna, vietato parlare di Natale nelle scuole delle Asturie – Vatican Insider.

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